Segnare un gol che regala almeno un punto, all’ultima azione di gioco disponibile, fa sempre un effetto positivo. La Reggina, questo “effetto” l’ha provato per ben due volte nel giro di una settimana: prima con Coralli e dopo con Bianchimano. Due punti in due scontri diretti ottenuti così, in “zona Cesarini”.
Vero, i problemi e i limiti di questa squadra restano e sono evidenti. Gli stessi osservati da più di un mese a questa parte, nonostante i pareggi, sono stati messi in luce anche contro Taranto e Catanzaro. Però, quantomeno, l’aver riacciuffato per due volte consecutive l’incontro in extremis fa capire che nonostante tutto l’undici di Zeman non vuole mollare e cerca in tutti i modi di reagire.
In fondo non è la prima volta, in questa stagione, che Coralli e compagni – seppur non nel recupero – hanno acciuffato il pari nello scorcio finale di gara: ad Agrigento o in casa contro il Catania ad esempio. Forse non lo si fa in modo perfetto, forse si è aiutati dalla fortuna in alcune circostanze, però è già successo più di una volta e può risultare questa come una caratteristica preziosa da tenere in considerazione anche per il futuro. Alla fine, anche se il bottino è misero, chissà che questi puntini a maggio non risultino decisivi…
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