“Una gara a a chi riusciva ad inanellare il maggior numero di errori“. Il collega Antonio Ciampa, sintetizza così la sfida del Nicola Ceravolo tra Catanzaro e Reggina.
“Con due squadre in fondo alla classifica, e due tifoserie esauste da troppi anni d’anonimato, era prevedibile che di spettacolo, il ritrovato derby di Calabria ne avrebbe offerto poco. Alla fine Catanzaro e Reggina si sono equivalse. Un pareggio che probabilmente serve più agli amaranto, che mantengono un margine sul fondo della classifica, che al Catanzaro che invece vede ampliarsi il suo distacco dalla zona play-out“.
Una sfida dai due volti.  “Nel primo tempo la Reggina, trascinata dalle geometrie di Botta, va vicinissima al vantaggio con Coralli. Il Catanzaro, con una prima linea inesistente, prova a sfruttare le seconde palle”. Nella ripresa  invece, “Il Catanzaro è trasformato e spinge con veemenza, la Reggina è incapace di reagire“.
I gol che mandano all’archivio l’1-1 finale, sono frutto di due papere. “Al 24′ Kosnic, fin lì il migliore dei suoi, commette un’incredibile leggerezza lasciandosi rubare palla sulla linea di fondo e, una volta vistosi superato, trattenendo Giovinco per la maglia. Il rigore è solare e dagli undici metri lo stesso Giovinco realizza. Per il pareggio, serve che qualcuno ricambi il regalo. A soli 30 secondi dal termine infatti, il portiere di casa s’impappina su una tutt’altro che irresistibile girata di Bianchimano e consegna agli annali un pareggio che per il Catanzaro sa di serie D“.
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