“Le due prospettive di un pareggio tra poveri“. Comincia senza troppi giri di parole, l’analisi del collega Andrea Celia Magno in merito al derby tra Catanzaro e Reggina.
“La Reggina sorride per il pericolo scampato nel derby, centra il secondo risultato utile consecutivo nei minuti di recupero e puntella, almeno un pò, la panchina traballante di Karel Zeman. Il Catanzaro impreca e sprofonda, sempre più ultimo in classifica e già ben oltre la soglia-limite di una crisi di nervi e risultati”.
In sede di commento alla gara, vengono analizzati gli errori da una parte e dall’altra. Si comincia dal 25′ della ripresa. “Il Catanzaro è pericoloso con Pasqualoni, su corner, e Campagna, prima di ringraziare Kosnic, al 25′, che regala un pallone in area a Giovinco e poi lo stende: penalty sacrosanto che lo stesso Giovinco trasforma centrando l’angolo più in alto alla sinistra di Sala”.
Nel finale, la sagra degli errori è di marca catanzarese. “Baricentro troppo basso, campo regalato agli avversari che quasi non ci credono dopo una mezz’ora quasi a tinte giallorosse, errori in serie sul gol amaranto, fra la papera clamorosa di Grandi e l’ormai famigerata dormita della premiata ditta Di Bari e Prestia, l’ennesimo horror della squadra di Zavettieri. Che dopo sei partite è ancora a caccia del primo successo sulla panchina del Catanzaro…”.
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