E’ questione di regali “pre-natalizi”. Pareggiano Catanzaro e Reggina, con gli amaranto che trovano il gol dell’uno a uno proprio ai titoli di coda, ma che devono “ringraziare il portiere giallorosso Grandi.
E’ clamorosa la sua “papera”, infatti, sulla girata debole di Bianchimano. Il Catanzaro si mangia le mani, perchè la squadra di Zavettieri per tutta la gara, specie per il secondo tempo, domina la Reggina in lungo e largo costruendo parecchie occasioni da gol e trovandolo su calcio di rigore realizzato da Giovinco. Anche in occasione del vantaggio locale, è un regalo, quello di Kosnic, a decidere il tutto.
Pari che non accontenta nessuno e, soprattutto, non allieva la difficile situazione della Reggina, in crisi di gioco e risultati.
Zeman sceglie Maesano sulla corsia di destra al posto di Cane, conferma Tripicchio nel tridente dopo la buona prova di domenica scorsa e, nel mezzo, si affida a Bangu sacrificando Knudsen, in un’alternaza che ormai si ripete turno dopo turno.
Per Il Catanzaro di Zavettieri, invece, si affida alla velocità di Esposito sull’esterno e alla regia dell’ex Maita.
Il ritmo è così basso nei primi quindici minuti che il rischio “pennicchella” domenicale è altissimo: Tripicchio, ci prova a svegliare l’esiguo pubblico del Ceravolo con un sinistro dal limiti che finisce alto, al termine di un’azione interessante.
Il Catanzaro sembra averne di più, sia in termini di idee che in termini di corsa: prima Icardi, poi Esposito accarezzano la gioia del gol.
Provvidenziale Gianola quando lo stesso Esposito, bravissimo a sgusciare via in ripartenza “spaccando” centralmente la Reggina, scambia con Giovinco e mette dentro un pallone che Tavares deve solo “soffiare” in porta, ma l’intervento del centrale amaranto è decisivo.
Ma è clamorosa anche la chance che costruisce la Reggina: Coralli “scavetta” per Bangu bravo ad inserirsi in area, prima di impappinarsi con Maesano e sprecare una ghiotta opportunità per battere a rete.
Clamoroso l’errore di Coralli, lanciato sul filo del fuorigioco il suo “lob” si perde alto con Grandi in uscita. E’ lì che si accende la fiammella della partita, con le squadre che si allungano e si espongono alle ripartenze avversarie. Icardi con un destro sfiora l’incrocio, De Francesco e Possenti scambiano bene ed il terzino spara un mancino potente su cui è bravo Grandi.
Sul finale di tempo, all’ultimo respiro, Van Ransbeeck va vicinissimo al vantaggio catanzarese, il suo sinistro a rimorchio su un’azione nata trenta metri prima sull’altra sponda, si spegne di un nulla al lato della porta difesa da Sala.
Poco prima Botta resta a terra e deve essere soccorso: all’intervallo non rientra, al suo posto Zeman inserisce Romanò.
Nella ripresa l’avvio dei giallorossi è arrembante. Nemmeno due giri di lancette e il violento destro di Pasqualoni sbatte sull’interno del palo, l’urlo dello stadio resta strozzato. Un istante dopo, Icardi cade giù appena entrato in area, per l’arbitro Volpi non ci sono gli estremi per il penalty. Ma sono veementi le proteste dei calciatori catanzaresi e del Ceravolo. Resta il dubbio.
Catanzaro che prende campo, fiducia e coraggio: Reggina che cerca di non farsi mettere all’angolo ma che fatica a costruire. Ad aggiungere quoziente di difficoltà agli amaranto anche l’uscita forzata di capitan Coralli fermato da noie muscolari: Zeman butta nella mischia Lancia che riassapora il sapore del campo.
Sala è chiamato in causa due volte da cross insidiosi di Sabato dalla corsia mancina, con la difesa reggina che balla in maniera evidente. Ed il pasticcio è dietro l’angolo: Kosnic in netto vantaggio su Giovinco, decide di addormentarsi, il numero dieci giallorosso ruba palla e viene messo già in maniera vistosa. Questa volta non ci sono dubbi: dagli undici metri lo stesso Giovinco piega Sala e regala il vantaggio al Catanzaro. Meritato per quanto visto soprattutto nella seconda frazione con gli amaranto schiacciati nella propria metà campo. La reazione amaranto è talmente timida che praticamente nemmeno si avverte.
Solo Porcino prova a regalare un’emozione con una progressione imponente, ma sul suo assist ad un metro dalla porta non trova nessun attaccante pronto alla battuta a rete.
La mossa disperata di Zeman, Bianchimano per Maesano, non produce alcun effetto fino all’ultimo affondo quando l’attaccante gira debolmente da centro area, Grandi non trattiene e praticamente mette dentro la sua porta.
Il portiere piange lacrime di disperazione, la Reggina trova un pareggio proprio quando non ci sperava più.
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