Meno due al derby calabrese tra Catanzaro e Reggina, che domenica scenderanno in campo alle 14 e 30 con l’assoluto bisogno di far punti.
Nelle fila giallorosse ci sono tre calciatori, quattro prima che Roselli rescindesse il suo contratto, che nel recente passato hanno vestito la maglia amaranto: Daniel Leone, Vito Di Bari e Mattia Maita.
Il primo, capitano del Catanzaro, ha militato in Serie B con la Reggina nel 2012-2013. Fu Dionigi, allora tecnico del club dello Stretto (poi esonerato in luogo di Pillon), a volerlo fortemente dopo che i due erano stati insieme a Taranto. Ventisei presenze in quella stagione senza infamia e senza lode né per lui né per gli amaranto, che si salvarono all’ultima giornata con lo 0-0 di Vicenza.
Ben diversa la storia di Daniel Leone. Il portiere classe ’93, prodotto del settore giovanile della Reggina, due anni fa fu colpito da un brutto male. E’ riuscito ad uscirne, per fortuna, sospinto anche dalle numerose manifestazioni d’affetto di calciatori e pubblico. Piano piano, dopo l’intervento, ha ripreso ad allenarsi a Reggio con il preparatore atletico Liuzzo salvo poi essere accolto dal Gallico Catona. Successivamente l’esperienza con il Latina in Serie B e, quest’estate, il ritorno in Calabria.
E’ finita male l’avventura dell’altro ex, Mattia Maita. Anch’egli prodotto del settore giovanile amaranto, ha iniziato a giocare costantemente in prima squadra nella stagione del ritorno in Lega Pro della Reggina dopo diversi prestiti in giro per l’Italia. Primo scorcio di stagione positivo per lui, titolare in più di una gara. Poi, le note vicende del post partita di Ischia-Reggina, gara del 22 novembre persa per 2-0 (la terza consecutiva). Negli spogliatoi, al termine della gara, il centrocampista si rese protagonista di una rissa – successivamente documentata dall’inchiesta federale – con Gaetano Ungaro ed il Presidente Foti e finì così fuori rosa. La stagione successiva il passaggio alle Aquile.
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