“Il ciclo terribile è finito, adesso ci aspettano una serie di gare alla portata in cui è necessario raccogliere più punti possibili”. Quante volte abbiamo ascoltato queste parole, specie dopo la rocambolesca sconfitta di Matera? Ma chi si aspettava, arrivati a questo punto, una situazione del genere?
Di squadre sotto in classifica, gli amaranto, ne hanno affrontate: Vibonese, Siracusa e Melfi le ultime se si conta che il Taranto aveva gli stessi punti. Risultati? Negativi, così come negative sono state anche le prestazioni, che hanno dimostrato al contrario la superiorità delle avversarie rispetto a Coralli e compagni. Poi il fiducioso pari contro i pugliesi e adesso il derby a Catanzaro. La Reggina affronta nuovamente una compagine che le sta sotto, con più difficoltà rispetto all’undici di Zeman. Ma chiaramente, a maggior ragione visti i precedenti, questo dato è assolutamente superfluo.
Alla vigilia di Vibonese, Siracusa e Melfi infatti, gli amaranto affrontavano le avversarie ben consapevoli delle difficoltà che le attanagliavano (tutte e tre squadre avevano vinto soltanto una volta). Alla lunga, però, tutto ciò non è servito a nulla se non che provocare un effetto boomerang.
Contro il Catanzaro la situazione è identica. Ma Coralli e compagni hanno la loro ennesima chance, questa volta non possono fallire. Non pensare di essere superiori è il primo passo verso il raggiungimento di un risultato questa volta, si spera, importante.
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