Ha lasciato un ricordo indelebile nei cuori dei tifosi reggini,vivendo assieme a loro dai momenti belli a quelli davvero, davvero tristi: in un modo o nell’altro, Emiliano Bonazzoli è rimasto legato al mondo a tinte amaranto.
In un’intervista rilasciata a Gianlucadimarzio.com l’ex attaccante della Reggina ha ammesso di aver ricevuto un paio di proposte da squadre di Lega Pro. “In tanti mi hanno chiesto se avessi voluto continuare. Di offerte ne ho anche avute, soprattutto in Lega Pro. Se la proposta giusta fosse arrivata a giugno o luglio avrei anche detto sì. Ma dopo 5/6 mesi di inattività e 37 anni sulla carta d’identità poi rischi di fare e far fare brutte figure“.
Si riparte dai dilettanti, dunque? Sì, ma mica con la “9” sulle spalle. Atletico Conselve, Prima Categoria veneta, in provincia di Padova. “Ad un certo punto ho chiesto se fosse stato possibile tesserarmi come allenatore in seconda, anche per praticare gli 8 mesi necessari che mi avrebbero poi permesso di iscrivermi al corso UEFA A di fine stagione. Così ho iniziato a seguire il mister in prima, senza arroganza, senza voler scalzare nessuno, anzi“.
I risultati, però, non arrivano e il telefono di Emiliano squilla. “L’altra sera la presidentessa mi ha chiesto se me la sentissi di prendere in mano questo gurppo di ragazzi. Non ci ho pensato un secondo. Perchè non provare? Non metterci del mio con tutto il bagaglio accumulato in questi anni?” Un quesito sorge sponanteo però: il modello da allenatore? “Ognuno mi ha lasciato qualcosa. Forse Atzori umanamente“.
Bonazzoli riparte dalla Prima Categoria, tra sogni nel cassetto e una squadra da portare in salvo. Quella rete non sarà più lui a gonfiarla, adesso cercherà di insegnare ai suoi calciatori come farlo. Buona fortuna Emiliano!
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