In uno degli anticipi del sabato di Prima Categoria, si affronteranno nel big match di giornata Sanferdinando e Ravagnese, due delle rivelazioni della stagione attuale, in campo per una sfida dal sapore di playoff.
La formazione giallorossa torna davanti al proprio pubblico dopo aver vinto in casa dello Hierax domenica scorsa; obiettivo sarà quello di ottenere la terza vittoria consecutiva e avvicinare proprio il Ravagnese, che in classifica è al momento secondo con 6 punti di vantaggio. Il Sanferdinando ha finora dimostrato di possedere tutte le carte in regola per poter essere fino alla fine tra le protagoniste del campionato; abbiamo analizzato questo avvio di stagione insieme al Presidente giallorosso Felice Barbalace.
“Affrontiamo ogni partita con la stessa determinazione e voglia di vincere, – esordisce Barbalace – a prescindere che si giochi in casa o in trasferta; vogliamo ottenere la vittoria contro tutte, scendendo in campo con la massima tranquillità . Abbiamo subito due sconfitte in casa che ci hanno un po’ rallentato; forse non meritavamo di perdere, ma probabilmente neanche di vincere, visto che non siamo riusciti a far gol. Speriamo che sul nostro percorso, queste due sconfitte possano essere solo degli intoppi momentanei. In alcune partite ci siamo ritrovati senza qualche elemento, tra infortuni e problemi vari, con ruoli scoperti in cui il mister ha dovuto adattare altri ragazzi, inventandosi la formazione; questo ci ha un po’ penalizzato, abbiamo perso punti in partite in cui non meritavamo assolutamente di perdere. Non ho avuto modo di veder giocare il Ravagnese, ma il mister e qualche calciatore sì, e hanno parlato di una squadra che gioca un bel calcio, un avversario davvero temibile; speriamo di poter trovare il modo giusto per poterli fermare e far nostra la partita.”
Il Presidente ha poi parlato della differenza tra la passata stagione e quella in corso: “Lo scorso anno fu davvero particolare per noi: a dicembre cambiammo allenatore e parte della squadra andò via; ci ritrovammo a giocare il girone di ritorno con gli uomini contati, alcune volte ci siamo presentati con appena dodici calciatori. Di certo non eravamo da retrocessione, soprattutto in un girone in cui la classifica era talmente corta che ti bastava una vittoria per passare dalla zona playout a quella playoff. Quest’anno invece è tutto diverso, abbiamo fatto un’attenta programmazione, stiamo facendo bene, e sia io che la dirigenza siamo soddisfatti; non ci poniamo limiti, siamo in palla e vediamo cosa riusciremo a fare. Anche la squadra si sta divertendo, giocano sereni e stanno facendo molto bene; in organico abbiamo dei ‘fuori quota’ interessanti che fino a qualche partita fa, con diversi ‘over’ indisponibili, scendevano in campo in numero maggiore rispetto al necessario, ma la differenza non si notava.”
Lo scorso anno il Sanferdinando era nel girone C, mentre quest’anno, come due stagioni fa, nel raggruppamento D; Barbalace mette a confronto i due gironi: “Giocare nel girone C o nel girone D per noi è indifferente; noi vogliamo solo andare su un campo da gioco, fare la nostra partita, indipendentemente dalla località in cui dobbiamo recarci per giocare. Tuttavia in passato ho riscontrato una sorta di differenza tra alcuni campi da gioco: nel girone C, ovunque tu vada, giochi a calcio, fai la tua partita, e se vinci o perdi, al fischio finale stringi la mano all’avversario e hai un nuovo amico; su alcuni campi del girone D invece, trovi squadre per cui conta solo la vittoria ad ogni costo, devono vincere per forza, anche se sei più forte, loro vogliono comunque la vittoria, e ci provano con ogni mezzo. Non è una bella cosa, ma ci tengo a sottolineare che mi riferisco ad alcune brutte esperienze accadute due stagioni fa; quest’anno siamo stati sempre ben ospitati nelle nostre trasferte, spero quindi che questa brutta abitudine non esista più.”
Immagine principale di Luigi Spinelli
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