Uno sguardo sempre vigile sul futuro, all’insegna della programmazione e della progettualità. Nel corso di Tutti Figli di Campanaro, trasmissione condotta dall’amico e collega Gianni Mafrici sulle frequenze di Touring, sono intervenuti il dirigente del settore giovanile neroarancio Maila Ielo e l’istruttore minibasket Carlo Sant’Ambrogio.
Di seguito, i passaggi dei loro interventi, così come pubblicati da violareggiocalabria.it.
“Il settore giovanile vuole aprire le proprie porte ai ragazzi che giocano a basket non soltanto al territorio di Reggio Calabria, ma anche a livello provinciale, regionale e oltre. Vogliamo coinvolgere le famiglie, che sono un supporto notevole per la crescita dei ragazzi attraverso questo sport”. Maila Ielo e coach Carlo Sant’Ambrogio, rispettivamente dirigente del settore giovanile e istruttore minibasket della Viola Reggio Calabria, indicano la rotta tracciata da Orange Academy.
Un percorso che, domenica scorsa, si è arricchito con l’iniziativa “Basket is Life”: “Abbiamo iniziato molto bene l’attività dell’Orange scuola basket, perché abbiamo programmato questo torneo esordienti tra squadre di Locri, Gioia Tauro e della stessa Reggio”, ha affermato la dirigente Ielo ai microfoni di Radio Touring 104, nella trasmissione ‘Tutti figli di Campanaro’. Hanno partecipato – ha aggiunto – oltre 150 ragazzi con le relative famiglie che ci hanno aiutato alla preparazione di questo evento. Abbiamo vissuto momenti di sport e di divertimento, ma anche di aggregazione”.
“Quest’anno c’è stato un arrivo cospicuo di ragazzi provenienti dalla nostra regione, dalla Sicilia e anche dalla Puglia”, è stato il commento di coach Sant’Ambrogio sullo stato del settore giovanile quest’anno. “Sono ragazzi che stanno lavorando seriamente e tanto sotto la guida delle nuove figure dello staff tecnico: Riccardo Pusateri, che lavora prevalentemente nel minibasket, Federico Vallesi e Andrea Berardi”.
“Il ritorno di Pasquale Iracà – ha aggiunto la dirigente neroarancio – è stato importante. La sua passione per il basket giovanile è coinvolgente e ci sprona a fare sempre meglio in questo settore con tante potenzialità”.
Un prodotto del settore giovanile è Nino Gullì, convocato nell’ultima partita al PalaCalafiore nei 12 da coach Paternoster: “Lo conosco da sempre, da quando – ha detto Sant’Ambrogio – è venuto per la prima volta al Centro sportivo Viola. E’ un ragazzo che ha molta volontà e ce la mette tutta. Butta il cuore in campo. Probabilmente è questa la sua forza ed è stato premiato anche per questo”.
Com’è cambiata la pallacanestro e il settore giovanile negli ultimi anni? “La pallacanestro è cambiata, anche per chi lavora nel settore giovanile. Il nostro lavoro – ha spiegato Sant’Ambrogio – deve essere anche di stimolo, per fare appassionare i ragazzi ad uno sport che ha rappresentato sempre un punto di forza per la nostra città. Non è facile in un’epoca dove i ragazzi spesso sono attratti da tante altre cose”.
Allo stesso tempo, “ci sono tanti ragazzi attratti dalla pallacanestro”. Per questo, “cerchiamo – ha continuato Ielo – di coinvolgere il più possibile i giovani, di fargli respirare il basket e di farli entrare dentro i nostri palazzetti, facendo capire che c’è un ambiente di aggregazione e condivisione. Vogliamo che i giovani entrino al PalaPentimele”. Infine, un’analisi sul cammino dell’under 18 impegnata su due fronti, quello del campionato C Silver e quello dell’Eccellenza: “Queste partite sono molto importanti – ha affermato il coach neroarancio – per la crescita dei nostri giovani. Anche attraverso le sconfitte, il gruppo si fortifica e i ragazzi acquisiscono esperienza in competizioni che prima non avevano giocato”.
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