Scontro salvezza fondamentale per lasciarsi alle spalle due sconfitte consecutive. La Reggina è attesa dalla sfida casalinga di domani sera al Granillo contro il Siracusa, tre punti dietro agli amaranto in graduatoria. Alla vigilia della gara, nella ormai consueta conferenza stampa pre partita, il tecnico Karel Zeman ha incontrato i giornalisti al Centro Sportivo Sant’Agata.
Ecco le sue parole:
“Servono almeno una trentina di punti ancora per stare tranquilli, non importa quando e come ma è chiaro che prima si fanno e meglio è. Le urgenze di classifica finora non c’erano ma adesso iniziano a pesare di più, non si può definire comunque questo un periodo più decisivo di altri e i punti contano tutti allo stesso modo nel corso di una stagione”.
“Lo stato d’animo non è uguale a quello della settimana scorsa, è stato più tranquillo. Settimana scorsa venivamo da una scoppola casalinga, mentre questa proveniamo da una gara particolare in cui mai siamo riusciti ad impostare il nostro ritmo, era difficile trovare spazi. Noi non siamo capaci di fare la guerra ma, come a Vibo, non bisogna neanche permettere che siano gli altri a farla. L’atteggiamento iniziale deve cambiare”.
“Meno la partita si spezzetta più è facile evidenziare la differenza di preparazione con le altre. Domenica scorsa infatti, questo non si è visto, rispetto invece a come era emerso guardando i secondi tempi delle sfide precedenti. Anche per questo dico che, rispetto ad una squadra comune, noi siamo superiori dal punto di vista atletico. Quando il risultato non ti premia, tuttavia, è nella mente il problema. La testa dice che non riesci ad arrivare a prendere un pallone e non ci provi neanche: è tutta questa la differenza”.
“L’avversario di domani è diverso da altri, finora abbiamo affrontato squadre come Catania,Juve Stabia, Matera, dovevamo attendere e ripartire. Domani sarà differente e potrebbe cambiare qualcosa anche negli uomini. Kosnic dovrebbe rientrare, con lui perlomeno in casa non siamo andati in difficoltà e spero sia così anche domani. Nella rosa c’è chi non è pronto dal punto di vista mentale, chi dal punto di vista atletico, chi ha meno esperienza o è inferiore tecnicamente. Se così non fosse non mi interesserebbe se un ragazzo dovesse scendere in campo a 17 anni. Visto che si parla di Oggiano, dico che lui è pronto più degli altri su tutti questi punti di vista: atleticamente, tecnicamente, mentalmente; in settimana è quello che segna di più, finora non sta accadendo la domenica ma rispetto agli altri che non segnano neanche in settimana lui risponde presente. Spesso abbiamo lasciato gli attaccanti un po’ troppo isolati, invece voglio che ci siano tanti inserimenti da dietro. Bangu ha queste capacità e mi piacerebbe che si inserisse con ancora più continuità . Penso che Porcino sia un terzino offensivo o un’ala difensiva, dipende tanto dalla squadra che si va affrontare. Se finora è stato uno dei migliori, poi, vuol dire che può giocare anche più avanti: i 3 gol e i 4 assist lo dimostrano”.
“L’anno scorso il Siracusa ha fatto 18 punti in più della Reggina ed ha cambiato poco rispetto a noi. Non sono d’accordo sul fatto che siamo favoriti ma di certo dovremo dimostrare sul campo di esserlo mettendo in evidenza come al Granillo dovrà essere difficili per tutti affrontarci. Catania? E’ sicuramente da temere visti anche i tanti gol della scorsa stagione. L’avversario di domani è cattivo, forse ancora più della Vibonese, ma dipende anche da chi dovrà gestire il match. Se lo farà correttamente non si ripeterà quanto accaduto domenica scorsa. Io alla mia squadra insegno i movimenti, non a tenere la maglia o a rompere le gambe agli avversari”.
“Ripeto, dopo i 6 gol presi in casa c’è stato qualche problema a metabolizzare la sconfitta, dopo Vibo invece abbiamo capito che non possiamo essere ‘troppo buoni’.
“I tifosi? Le loro parole al Sant’Agata in settimana hanno dimostrato che c’è attaccamento alla maglia e che abbiamo risvegliato qualcosa nel pubblico”.
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