Solo, sulla panchina ospite, mentre tutti erano tornati dentro gli spogliatoi. Ha fatto il giro del web l’immagine di Karel Zeman, rimasto in panchina al Razza ben oltre il fischio finale. Il tecnico boemo tuttavia, non stava nè riflettendo sul perchè di una pesante sconfitta, nè si è dilungato ai bordi del rettangolo verde per le frasi rivoltegli da alcuni calciatori locali.
Il vero motivo, Zeman lo ha spiegato ai microfoni dello storico duo Auspici-Polimeni, che lo hanno intervistato per la puntata del Chisti Simu, in onda tra pochissimo su Rtv (ore 21).
Pacato e sereno, secondo una filosofia che da sempre lo contraddistingue, ma la motivazione è di quelle che dispiacciono.  “Ho capito le parole che mi ha proferito il mio pubblico, ho capito dove andare ma non posso dirlo perché vi ascolteranno i bambini. Evidentemente quello che è stato fatto fino ad oggi non basta, bisogna fare di più“.
L’amarezza del tecnico è dipesa dunque da alcuni insulti, rivoltigli proprio dal settore occupato dai 400 reggini. Auspici e Polimeni esternano il loro rammarico, invitandolo a sfruttare quanto ascoltato come un ulteriore stimolo “Per me lo è sicuramente, più di 24 ore al giorno non posso pensare alla Reggina (sorride, ndr), evidentemente ci devo pensare meglio. Lo so che a Vibo non c’erano gli Ultras, non credo che mi avrebbero dette le stesse cose, ma capisco che quando si perde è normale essere nervosi“.
Da una parte l’eccessivo nervosismo di qualche tifoso presente a Vibo, dall’altra il grande stile di un allenatore che tutto merita tranne che gli insulti, anche se questi ultimi sono stati sicuramente dettati dal momento e da un risultato che in pochi si sarebbero aspettati.
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