In molti, dopo la sconfitta nello scontro diretto maturata martedì ad Avellino, erano convinti che la Ternana avrebbe esonerato Benito Carbone. I rossoverdi hanno vinto una sola partita su undici incontri disputati fino ad oggi, ed occupano l’ultima posizione in classifica assieme al redivivo Trapani. Ma proprio mentre impazzava il “toto-allenatore” in merito alla panchina degli umbri, la società metteva tutti a tacere, lanciando un messaggio chiarissimo: l’allenatore di Bagnara non si tocca.
Una fiducia incondizionata che viene testimoniata dai fatti, in quanto Carbone non solo siederà sulla panchina delle ‘fere’ domani pomeriggio contro il Novara, ma proprio ieri ha rinnovato il proprio contratto, prolungandolo fino al giugno 2018. In un calcio che fa ricadere sugli allenatori ogni responsabilità , in barba alla parola progetto, i rossoverdi vanno controtendenza ed assolvono il tecnico da ogni responsabilità . Che il rapporto  tra Carbone e la proprietà si basasse su basi solidissime, del resto lo si era capito già da agosto, quando l’ex fantasista, sostituendo l’esonerato Panucci, si vide attribuire un ruolo del tutto simile a quello dei manager della Premier League inglese, con massima autonomia anche in sede di costruzione della squadra.
Con la maglia della Reggina, l’attuale allenatore della Ternana ha disputato 31 gare e segnato 5 reti, nel corso della stagione 90/91. Un campionato conclusosi con la retrocessione in C1, ma il talento di Carbone, arrivato in prestito dal Torino, cominciava già a sbocciare, come dimostra la successiva carriera sviluppatasi tra Italia ed Inghilterra.
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