Non poteva esserci epilogo peggiore per la ReggioMediterranea, costretta al pareggio interno nell’anticipo del 7° turno d’Eccellenza, al cospetto della matricola Luzzese. Una gara gestita in maniera oculata, dominata in termini di risultato sul doppio vantaggio ottenuto durante la prima frazione, che intorno alla mezz’ora della ripresa cambia storia e vede uscire indenne dal Longhi-Bovetto la compagine di mister Germano.
Eppure le cose, dalle prime battute, sembra si mettano da subito bene per i ragazzi di Crupi, che passano a condurre le danze al minuto 11 per effetto di un corner targato Candido (costretto ad uscire causa infortunio al 25′, assenza forzata che si rivelerà di non poco conto), con la sfera spiovente nel cuore dell’area piccola sfortunatamente deviata in porta da Bilello. Sulle ali dell’entusiasmo i reggini, quest’oggi in casacca nerarancio, sfiorano il bis tre minuti dopo grazie ad una pregevole azione impostata da Marcianò, abile nel servire l’accorrente Zappia il quale, spalle alle porta, riesce a girarsi concludendo a pochi centimetri dalla traversa.
Gli ospiti, tuttavia, non stanno certo a guardare. Al 16′, infatti, complice un’errata uscita di Cannizzaro in occasione di uno spiovente dalla destra, Galeano si trova sui piedi il pallone del pareggio a rete sguarnita, calciando però a lato per una marcatura che sembrava già cosa fatta. I biancazzurri di  mister Germano continuano a premere costringendo il numero uno di casa agli straordinari, come al 23′, allorquando alza sopra la traversa la velenosa punizione di Gagliardi e neanche sessanta secondi dopo blocca l’esecuzione di Mazzei, lanciato da una spizzata di Monteiro, il migliore in campo per gli ospiti.
Il neo entrato De Maio crea i presupposti per poter far male alla retroguardia ospite in due circostanze: alla mezz’ora, a coronamento di un illuminante fraseggio poco fuori il vertice destro dell’area di rigore, ma la sfera attraversa l’intero specchio di porta sfiorando il palo opposto; ed al 38′, controllando male un assist al bacio fornitogli da Vigoroso. Fasi di gioco che rappresentano il preludio al raddoppio, concretizzantesi al 41′, protagonista Daniele Zappia, abile nel procurarsi un piazzato a pochi metri dalla lunetta d’area, ma sfortunato al momento della battuta. La sfera infatti si stampa sul montante, cosi come accade per il tap in di Vigoroso prima che Caputo, di forza e al terzo tentativo, scarichi in rete.
La ripresa vede una Luzzese proiettata a spron battuto alla ricerca di quella rete che possa riaprire i giochi, anche se al di là di una sequela consecutiva di corner vengono create ben poche premesse per impensierire la retroguardia avversaria. Anzi, al contrario, Zappia sfiora il 3-0 poco dopo la mezz’ora – esattamente al 33′ – su azione di contropiede, complice l’inopinato liscio del portiere Gardi, ma il pallonetto dell’attaccante trova pronto un difensore sulla linea a respingere la sfera. Le emozioni, tuttavia, non finiscono qui. Al 37′ il direttore di gara accorda un penalty agli ospiti, su una punizione calciata in area sempre da Gagliardi per una presunta trattenuta di Ventura ai danni di William Filidoro: dal dischetto Monteiro non sbaglia, accorciando le distanze. Durante i convulsi minuti finali, costellati da forte nervosismo, viene accordato l’ennesimo calcio di punizione ai cosentini, non si capisce bene se per una spinta o un fallo di mano, e questa volta lo specialista Gagliardi non fallisce: sfera sotto l’incrocio dei pali alla sinistra di un Cannizzaro vanamente proteso in tuffo.
Il triplice fischio di chiusura scatena i comprensibili entusiasmi della compagine ospite, gettando in uno sconforto misto a rabbia giocatori, società , e supporters di fede reggina.
Pasquale Imbalzano  Â
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