17 ottobre 2014, stadio Granillo, 21° minuto di gioco. Chissà quanto lo avrà sognato quel momento Adriano Louzada, arrivato in riva allo Stretto quattro anni prima. Scatto bruciante che beffa due difensori laziali su un assist dalle retrovie, e tiro imprendibile: la palla si gonfia, sotto la Sud, per Louzada è il primo gol in Italia. No, non è l’inizio di una favola, perché il guizzante esterno offensivo carioca, pur trovando finalmente un certo minutaggio con la prima squadra, non riuscirà a lasciare il segno. Un figlio del Sant’Agata dalle qualità inespresse, nonostante Lillo Foti e la rete di osservatori amaranto, vedessero in lui una stella del futuro.
Un altro gol, nella successiva gara casalinga giocata con l’Aversa Normanna, che a conti fatti sarà l’ultimo in amaranto, prima dell’addio definitivo, nel  luglio 2015, causato dalla mancata iscrizione della Reggina. Il Louzada che ricordiamo, di certo non difettava in quanto a progressione e velocità , ma finiva con l’innamorarsi troppo spesso del pallone, all’insegna di un marchio di fabbrica tipico di tanti suoi colleghi brasiliani. Di sicuro, tutti furono rimasti favorevolmente colpiti dalle frasi che usò per salutare la città che lo aveva accolto a soli 16 anni: “Rimarrà sempre nel mio cuore. Grazie Reggina per avermi dato la opportunità e farmi crescere in tutti questi anni“, scrisse il ragazzo sul suo profilo facebook, utilizzando una foto di RNP che lo vedeva esultare dopo il sopracitato gol all’Aversa. Un gesto che probabilmente ha cancellato quello assai spiacevole del gennaio 2014, quando il calciatore decise di prolungare le vacanze brasiliane, invece di tornare a dare una mano ad una squadra vicinissima alla retrocessione.
A ventidue anni, dopo un’altra partentesi nel suo paese d’origine, con l’International di Porto Alegre, Adriano ha deciso di tornare a calciare i campi del calcio nostrano. In quel di Matera, l’ex amaranto cerca di convincere Gaetano Auteri, che domenica scorsa, contro il Catanzaro, gli ha dato la prima chance da titolare, alternandolo insieme a Negro al centro dell’attacco lucano, in qualità di “falso nueve”. Una prova discreta, ma al momento quei due gol con la Reggina rimangono gli unici della sua carriera professionistica in Italia.
Tra poco, Louzada ritroverà per la prima volta i colori amaranto in qualità di avversario. Emozioni e ricordi si fonderanno, mentre i tifosi reggini si augurano che il suo numero di reti possa crescere, ma non domenica sera…
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