“Il colpaccio sfuma allo scadere”. Comincia così l’analisi di Casertana-Reggina a cura del collega Maurizio De Simone.
“Una sassata di Taurino dal limite- si legge nell’edizione odierna della Gazzetta del Sud-, salva la Casertana dalla sconfitta e nega la vittoria alla Reggina. Calabresi quasi perfetti. Quadrati, accorti, cinici. Karel Zeman, davanti al papà Zdenek, presenta il suo 4-3-3 compatto e rapido. Coralli a battagliare, tra il duo D’Alterio-Lorenzini, con Oggiano e Porcino a spingere sugli esterni. Gli amaranto chiudono ogni spazio e giocano gli errori in fase di costruzione dei padroni di casa. Una pressione costante che fa il paio con le idee spesso annebbiate della Casertana“.
Un’interpretazione magistrale quella degli amaranto, che prosegue anche dopo il primo gol di Coralli. “E’ il prologo ideale per la gara imposta dagli ospiti. Adesso Cane e compagni possono raccogliersi nella propria metà campo e sfruttare l’assenza di una punta centrale di ruolo nelle fila casertane per tenere a bada il trio d’attacco avversario. Le ripartenze in velocità sono continue e incessanti. E in più di un’occasione sono le diagonali difensive di Pezzella ad evitare il peggio“.
Nonostante il pareggio campano firmato Carriero, nella ripresa la musica non cambia. “La Casertana prova a darsi uno scossone, ma la Reggina non lascia spazio liberi. e si riporta in vantaggio“. La doppietta di Coralli sembra spalancare le porte dei tre punti ai ragazzi di Zeman, ma la festa è rovinata dal convulso finale: “I padroni di casa si lanciano disperatamente in avanti. Entrambe le squadre restano in dieci per l’espulsione di Pezzella e Kosnic per reciproche scorrettezze. Varcato il 90′, Taurino si inventa il gol del 2-2“.
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