In sede di presentazione lo avevamo detto a più riprese: elemento giovane, senza dubbio (la carta d’identità recita anni 19, compiuti oggi tra l’altro) ma dall’indiscussa personalità . Buone capacità balistiche, lo ha dimostrato con la Primavera della Fiorentina, ma abile anche in fase di interdizione. Non è il suo cavallo di battaglia, ne siamo convinti, ma l’abnegazione con cui si sta calando nel ruolo di mezz’ala “zemaniana” sorprende e fa apprezzare.
Nelle ultime due gare, complice un’innata propensione alla fase offensiva dell’altro interno di centrocampo (De Francesco), Andy Bangu ha abbassato di una decina di metri il suo raggio d’azione, dando maggiore copertura a Possenti e al tempo stesso arginando, in coppia con Botta, i dirimpettai avversari. Lo vediamo in ogni zona del campo, spesso a rincorrere la palla, ma quando l’appuntamento con il gol chiama, lui è sempre presente.
“Tempismo perfetto” verrebbe da dire – non che in fase di possesso propenda ad inserirsi con una certa continuità . Ha compiti prettamente di interdizione con mister Zeman, ma allo stesso tempo dimostra la maturità di leggere come l’azione si concluderà e dove è più opportuno attaccare lo spazio: un prototipo del centrocampista moderno – sulla scorta di quanto detto sul suo conto ai tempi della Fiorentina. Sta diventando pian piano una costante del terzetto della mediana. Il suo processo di crescita, nel frattempo, prosegue a gonfie vele…
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