Una domenica triste e malinconica, una notizia di quelle che non vorresti mai commentare. Nella giornata di oggi, dopo aver combattuto con coraggio e forza d’animo contro un terribile male che lo affliggeva da anni, ci ha lasciati Domenico Durante. Dopo una brillante carriera come manager e dirigente d’industria, Domenico aveva messo il giornalismo tra le sue passioni. Collaboratore di Touring e, dal 2011 al 2014, di  ReggioNelPallone, ha accompagnato con competenza e passione le  gesta della Reggina e della Viola. Uno storico dei colori amaranto, un innamorato dello sport, ma soprattutto un innamorato della sua città , Reggio Calabria, che ha sempre seguito e sostenuto con attenzione nonostante vivesse nella lontana Treviglio.
Quasi tutti gli appuntamenti che hanno portato gli amaranto ed i neroarancio di scena al nord-Italia, lo hanno visto in prima fila: un giornalista, un tifoso, un reggino al seguito. Oltre al vuoto in chi lo ha conosciuto, Domenico lascia un insegnamento: la maniera energica con cui ha affrontato la malattia, la testa sempre alta e la vivacità intellettuale che non mancava mai, proprio come le magliette della Reggina e della Viola che sfoggiava orgogliosamente alla prima occasione utile, restano da esempio per tutti.
Tra le sue opere, il libro “Un secolo di amaranto”, realizzato nell’anno del centenario della Reggina: una ricostruzione storica ricca di aneddoti e curiosità , che oggi come non mai custodiremo gelosamente. Nel mandare le più sentite e sincere condoglianze a tutti i suoi cari, vogliamo ricordare Domenico Durante con una frase di Nicola Giunta, che egli stesso scelse per concludere proprio quel libro…
Si cumbatti a stu mundu e non si mori
e tu fatti curaggiu, si ssi fora…
Essiri calabrisi è aviri cori,
e, ccu muriu pi cchissu, campa ancora!
CIAO DOMENICO…
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