Tanti bei ricordi, riaffiorati di recente, con la Reggina. Ma, successivamente, anche un passato con la Juve Stabia. Vincenzo Onorato è tra quei calciatori che hanno militato con calabresi e campani, le due compagini che domenica si affronteranno al Granillo per l’ottava giornata di Lega Pro. Ma Onorato è soprattutto, per i tifosi amaranto, uno dei protagonisti della “banda Scala” ritornata a Reggio per due anni di seguito con il chiaro intento di riaccendere quel sentimento che a queste latitudini sembrava sopito.
“Ciò che vorrei più di ogni altra cosa – spiega Onorato a Tutti i Figli di Pianca – e vedere entrambe le società nelle categorie che le competono: la Reggina in Serie A e la Juve Stabia quantomeno in cadetteria. Parliamo di due piazze importanti, anzi se proprio mi devo sbilanciare scelgo un pari domenica con la speranza di rivedere questa sfida in B la prossima stagione”.
Questo inizio di torneo ha messo in mostra, in casa amaranto, un entusiasmo ritrovato tra tifoseria e squadra. Un po’ come per la Reggina della “banda Scala”: “E’ bello pensare questo, mi fa piacere. I calciatori riescono a capire cosa devono dare al proprio pubblico. Devono sudare la maglia fino all’ultima goccia, la tifoseria va rispettata e la piazza e la città meritano tanto. Noi in quegli anni giocavamo con abnegazione, spirito di sacrificio, eravamo una famiglia. L’importante comunque, in generale, è centrare l’obiettivo, crederci. I risultato poi pian piano arriveranno”.
Onorato di mestiere faceva l’attaccante, giocava in un reparto che nelle ultime gare – in riferimento a questa Reggina – sta stentando: “Cosa consiglio a Coralli, a cui manca il gol? Di sicuro è un calciatore importante, anche a me capitava di stare tanto tempo senza metterla dentro. Penso che non bisogna farne un dramma, non bisogna pensarci e innervosirsi. Non deve essere l’attaccante a cercare il gol ma è il gol che arriva. Mettendosi a disposizione della squadra si verrà conseguentemente messi in condizione di andare in rete”.
Non può mancare, in chiusura di telefonata, un pensiero alle due gare che hanno visto – due anni fa e lo scorso giugno – il ritorno della Reggina del passato. Due anni fa solo la “banda Scala”, lo scorso giugno anche la Reggina ’99: “Con quelle partite è come se avessimo portato un po’ di positività , una spinta in più per il ritorno in Lega Pro, un messaggio a società e tifoseria. I ’99 hanno vinto il campionato, noi dieci anni prima avevamo fatto bene ma si viaggiava ancora in quel ‘flusso’ in cui la tifoseria sognava e credeva in grandi traguardi. Due anni fa giocammo dopo che la Reggina vinse lo spareggio contro il Messina, lo scorso giugno ci siamo ripetuti ed è arrivata la Lega Pro. Proporrei di rifarla anche quest’anno e vediamo che succede (ride, ndr)”.
Commenti