Prima il bianco-azzurro dell’Hinterreggio, poi l’amaranto della Reggina, adesso il neroverde della Palmese. Una carriera legata a doppio filo con Reggio Calabria quella di Giovanni Lavrendi, che affida ricordi e progetti, ai microfoni di ReggioNelPallone.it.
Si riparte, ancora dalla Serie D, dal progetto ambizioso della Palmese…
Partiremo sicuramente con l’obiettivo di salvarci il prima possibile. Una volta raggiunto tale traguardo, senza pressioni, vedremo se potremo alzare l’asticella…
A Palmi sei stato voluto fortemente da Carmelo Rappoccio: c’erano altre offerte che hai rifiutato?
No, non ho avuto altre offerte, ma in tal caso avrei rifiutato: amo troppo il territorio di Reggio, non sarei stato capace d’andar via. Sicuramente il ruolo del Direttore ha avuto un peso specifico importante nella trattativa.
E per quanto riguarda la Reggina?
L’ultima volta che ho visto o sentito qualcuno della società amaranto è stato qualche giorno dopo la partita di Cava de’ Tirreni, e non si è parlato di futuro. Non c’è amarezza, dispiace per come è andata a finire ma fa parte del calcio. Per me, l’avventura alla Reggina è stata un sogno, nonostante sia durata solo un anno…
Ti aspettavi, all’inizio del percorso in amaranto, di ricevere l’investitura di capitano?
Per un reggino, che ama la sua terra, vestire la maglia amaranto era già motivo d’orgoglio ed emozione. La fascia di capitano è stato un qualcosa di inaspettato e bellissimo, che ha reso speciale la mia normalissima carriera.
A proposito di reggine, quanto è grande il rammarico di aver visto sparire l’Hinterreggio, dopo che eravate riusciti a conquistare una Lega Pro davvero storica?
È una delle note dolenti della mia esperienza nel mondo del calcio. Sono cresciuto con quella maglia addosso, osservando il modo in cui quella magnifica realtà diventava sempre più grande. Vederla scomparire fa ancora oggi molto male…
A 30 anni, qual è il sogno di Giovanni Lavrendi?
Credo che nella vita bisogna sempre cercare di migliorarsi. Proprio per questo dico che il mio obiettivo è quello di arrivare nella Lega Pro Unica, categoria con la quale non mi sono mai misurato. Magari ci riuscirò con la Palmese…
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