Una batosta di quelle che fanno male ma da cui è necessario riprendersi prontamente. La Pro Pellaro post-Aurora è già costretta a guardarsi allo specchio alla ricerca di risposte; serve capire velocemente perché l’interruttore della squadra, dopo un buon primo tempo, si sia spento nella ripresa a seguito dell’espulsione di Gullì, trasformando i bianconeri in vittima sacrificale.
Per il gruppo di mister Verbaro sarà fondamentale ritrovare la massima concentrazione ed evitare di incappare in futuro in black-out totali come quello del secondo tempo del “Longhi-Bovetto”. Sul match e i punti di domanda scaturiti da questo pesante 6-0 maturato interamente nella ripresa e in inferiorità numerica, ne ha parlato ai nostri microfoni il Direttore Generale bianconero Enzo Verduci: “Come prima cosa vorrei chiarire un concetto: se c’era una squadra che nel primo tempo aveva giocato meglio, era la Pro Pellaro; qualche occasione da rete, buono il ritmo e la manovra, abbiamo messo in grande difficoltà un’Aurora che quasi mai si è resa pericolosa. Ho letto e sentito da più parti che c’è stato un loro dominio totale, che siamo stati massacrati, annichiliti. A vedere il risultato sembrerebbe così, ma chi ha visto la partita sa che per buoni 50′ la Pro Pellaro ha tenuto bene il campo, e non si poteva escludere che potessimo puntare alla vittoria. Dopo pochi minuti del secondo tempo siamo però rimasti in inferiorità numerica per l’espulsione di Gullì e la partita è totalmente cambiata. Sia chiaro: essere rimasti in dieci uomini non giustifica un simile crollo, perché ci sono squadre che vincono anche con due o tre uomini in meno; il ragazzo è stato ingenuo nel rimediare il secondo giallo, ma sono cose che nel calcio succedono. Quello che non dovrà mai più succedere sarà il fatto di sparire totalmente dal campo, smettere di giocare; un crollo psicologico collettivo inspiegabile e senza scuse. Subita la prima rete, siamo stati capaci di farci altri quattro gol con le nostre stesse mani, di fatto regalandoli con errori individuali. Dopo l’espulsione ci aspettavamo una reazione e invece zero, siamo spariti dal campo; ci poteva stare di perdere, ma si deve anche saper perdere dignitosamente. Con la squadra abbiamo avuto un lungo confronto, sia al termine dell’incontro che prima dell’allenamento il giorno seguente; la speranza è che si esca tutti più forti da questa brutta esperienza.”
“Come accaduto domenica contro la ReggioMediterranea, – ha proseguito Verduci – la prima metà di partita ha mostrato una buona Pro Pellaro in costante crescita, nonostante si sentano i carichi di lavoro della preparazione. Tra una partita e l’altra, sia per i pochi giorni di stacco che per verificare un po’ tutti gli uomini a disposizione, il mister ha optato per un saggio turn-over, che non è andato ad abbassare la qualità della formazione in campo. Ci tenevamo a far bene anche se la coppa non è certamente un nostro obiettivo; purtroppo questo risultato pesa molto, perché è un punteggio troppo ampio che non rispecchia la differenza, davvero minima, di valori in campo. Ci tengo comunque a fare i complimenti all’Aurora, un’ottima squadra che pratica un bel calcio e che in campionato si farà valere; complimenti ovvi anche a mister Arcidiaco che ben conosciamo, il quale sta ottenendo già i primi riscontri del proprio lavoro. Per quanto riguarda noi, attendiamo con trepidazione l’inizio del campionato, cercheremo di riscattarci alla prima occasione che ci si presenterà davanti. Ripartiremo dalla Pro Pellaro vista nei primi tempi delle due partite, la vera base su cui costruire, migliorando i difetti soprattutto caratteriali riscontrati in queste due partite. Reagiremo di certo dopo questa sberla.”
Immagine principale gentilmente concessa dall’A.S.D. Pro Pellaro 1921
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