Ricerca scientifica, senso di appartenza, ambizione: vi presentiamo l’Unicusano Fondi, il primo avversario in campionato della Reggina 2016/17.
Nel 1922 a Fondi nasce l’Associazione Sportiva Fondana, colori sociali rosso e blu ed una storia che da lì agli anni 2000 ha ben poco da raccontare. La cittadina laziale resta invischiata nelle tenebre del dilettantismo e la squadra non raccoglie grandi risultati a livello sportivo. La stagione 2008/09 rappresenta un crocevia importante: Fondi conquista per la seconda volta la Serie D, per via di un ripescaggio, e 365 giorni dopo è catapultata nel mondo del professionismo. Due annate relativamente tranquille, prima del ritorno in D. Un’altra data importante è il 13 novembre del 2014: viene perfezionato il passaggio della società all‘Unversità Telematica Unicusano che nel giro di un anno e mezzo riconquista i Pro, anche se a tavolino.
Il connubio nasce con l’esplicito obiettivo di sensibilizzare il mondo del calcio alla ricerca scientifica ed universitaria. L’esborso legato alla tassa ripescaggio è servito, con il senno di poi, per dare ancora maggiore visibilità ad un progetto che storicamente si affaccia in un campo professionistico. Numerosi i partner che hanno appoggiato l’iniziativa, tra i quali spicca il nome del Corriere dello Sport, il quale dal novembre di due anni fa dedica uno spazio alla promozione della ricerca scientifica.
Il fondatore dell’ateneo Stefano Bandecchi si è concesso ai microfoni de “Il Messaggero” in questa estate, affrontando temi caldi ed attuali, oltre che rinnovare le ambizioni di una squadra che vuole crescere ancora di più. Una linea chiara è il senso di appartenenza e lo stesso Bandecchi allude ad una realtà consolidata come quella dei baschi in Spagna, che da più di un secolo fa calcio promuovendo solo i giovani del territorio. In Italia il modello da seguire è il Sassuolo ed anche in Lega Pro l’Unicusano Fondi presenterà una rosa composta esclusivametne da calciatori italiani.
I limiti però sono solamente linee sottili che attendono di essere superati. Così da quelle parti non si piantano paletti: si programma e si lavora, per un nobile scopo. L’idea è quella di conquistare nel giro di due anni la cadetteria ed in cinque raggiungere il sogno della Serie A.
Perchè nascondere le proprie ambizioni? La ricerca procede a spron battuto, l’Unicusano Fondi di pari passo. L’augurio, per i tifosi amaranto, è che perlomeno domenica, quest’ultima rallenti la sua corsa.
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