Euro 2016: Italia meravigliosa, Spagna al tappeto; l’Islanda scrive la storia, battuti gli inglesi

Dopo una domenica con tre partite finite come da pronostico, l’ultimo giorno di gara degli ottavi di Euro 2016 ha riservato una sorpresa dopo l’altra. Successo dell’Italia, che ha annichilito la Spagna sul piano del ritmo e del gioco, meritando una vittoria messa al sicuro solo al 91′; clamoroso passaggio del turno dell’Islanda che butta fuori dagli Europei l’Inghilterra, nonostante il vantaggio inglese al 3′ su rigore.

Una vittoria meritata e sudata quella ottenuta dall’Italia contro la Spagna. Nonostante le qualità superiori degli spagnoli, la nazionale Azzurra ha portato a casa un successo per 2-0 che vale l’accesso ai quarti di finale, in cui si ripeterà per l’ennesima volta il classico Italia-Germania. Gli italiani ripropongono una prova simile, se non migliore, di quella offerta all’esordio contro il Belgio; Conte ha messo in campo una squadra che ha ricalcato, nell’atteggiamento, i croati recenti vincitori contro gli iberici. Pressing e aggressività di De Rossi e compagni hanno reso molto dura la vita ai soliti ‘palleggiatori’ spagnoli come Iniesta e Busquets; per oltre settanta minuti, l’Italia mantiene il possesso del pallone quasi con semplicità, vincendo oltre che nel risultato, anche nel numero di occasioni da rete. Grande intervento di De Gea dopo pochi minuti sul colpo di testa di Pellè destinato nell’angolo basso; poco dopo Giaccherini in rovesciata viene fermato prima da portiere e palo, poi dal fischio dell’arbitro per gioco pericoloso. La Spagna non si vede, Morata e i suoi partner d’attacco non toccano palla, contrapposti alla solida retroguardia italiana. Al 33′ punizione per l’Italia: Eder scarica una bordata, De Gea respinge; Giaccherini si fionda sul pallone ma il portiere con un piede lo anticipa, ma nulla può sul successivo tocco da due passi di Giorgio Chiellini, per il meritato vantaggio degli Azzurri. Al 45′ uno scatenato Giaccherini salta in slalom un paio di avversari, si accentra e dal limite calcia perfettamente, ma è strepitoso il volo De Gea che devia in corner. Nella ripresa l’Italia abbassa il baricentro puntando sul contropiede, mentre la Spagna prende in mano il gioco anche se con grande difficoltà, sul costante pressing avversario. Al 5′ Morata colpisce di testa impegnando Buffon; al 10′ contropiede di Eder che si invola verso De Gea, bravo nel rimanere in piedi fino all’ultimo istante, intercettando il tiro della punta italo-brasiliana. La Spagna aumenta il ritmo a caccia del pareggio: al 25′ girata dal limite di Aduriz, fuori di poco; 31′, ci prova Iniesta con una bordata dalla distanza, Buffon la toglie da sotto la traversa deviando in angolo; sull’azione scaturita dalla bandierina, Pique calcia dal limite, ma ancora il portierone Azzurro è pronto a respingere. Al 39′ Insigne appena entrato parte in contropiede e prova a sorprendere De Gea con un pallonetto dalla distanza, ma sbaglia a calibrare il tiro e il portiere allontana il pericolo. 89′, un errato disimpegno di testa da parte di un difensore, libera Pique davanti a Buffon, semplicemente strepitoso nell’intervento che nega al difensore del Barcellona la gioia del gol. Le Furie Rosse sono ormai sulle gambe e avanzano solo con la forza della disperazione, fino al momento in cui arriva il colpo del K.O.: è il 91′ quando Giaccherini con un cambio di campo pesca Darmian tutto solo a destra; l’esterno del Manchester United entra in area e serve Graziano Pellè, smarcatosi al centro, che di prepotenza spara in rete la palla del raddoppio, gol fotocopia, anche nel minutaggio, di quella siglata contro il Belgio. L’Italia avanza con pieno merito e sulla propria strada troverà la Germania, contro cui la tradizione storica è favorevole. La Spagna abdica e lascia ufficialmente il trono europeo libero.

L’Islanda scrive la storia giungendo ai quarti di finale di Euro 2016, battendo l’Inghilterra in rimonta e arrivando con grande entusiasmo alla sfida contro la Francia. L’impatto con il match è traumatico per gli islandesi: al 3′ Rooney elude la marcatura del difensore e si lancia verso Halldorsson tentando di aggirarlo; il portiere sbaglia il tempo dell’intervento e lo atterra; l’arbitro indica il dischetto e Rooney trasforma il rigore, nonostante Halldorsson intuisca la direzione e quasi ci arrivi. Passano però appena tre minuti e l’Islanda ristabilisce la parità: solita lunghissima rimessa laterale di Gunnarsson, Arnason prolunga di testa per l’inserimento centrale di Sigurdsson, che sorprende la difesa e realizza il pareggio. Gli inglesi provano a riportarsi avanti, ma sia Alli che Kane sfiorano la traversa. Al 18′ guizzo dell’Islanda che passa in vantaggio: Bodvarsson al limite serve Sigthorsson, il quale con una finta pietrifica una statica difesa inglese e calcia verso l’angolino battendo un Hart non esente da colpe. Kane spara cercando l’angolino, Halldorsson vola e devia in angolo impedendo il pari; l’Islanda però non sta a guardare e con Skulason sfiora il palo e la terza rete. Nella ripresa ancora islandesi vicini al terzo gol con il solito centrale difensivo Sigurdsson, il quale tenta di risolvere una mischia in area con una rovesciata, parata quasi casualmente da un Hart balbettante. L’Inghilterra gioca a ridosso dell’area islandese ma raramente si rende pericolosa: la nazionale di Hodgson è priva di idee e la difesa attenta e combattiva eretta dal geniale C.T. Lagerback regge l’urto in maniera quasi agevole. Rooney, Kane, Sterling e Sturridge sono impalpabili, a volte quasi irritanti, mentre vedere giocare gli islandesi, rapidi, fulminei, rudi, tenaci e sempre pronti a ripartire per chiudere l’incontro è un piacere. Al 39′ proprio su una ripartenza Gudmundsson duella con un difensore inglese e dopo una serie di dribbling lo aggira, ma al momento di calciare sopraggiunge la stanchezza e il suo tiro, pur teso e potente, è respinto facilmente da Hart. Nel recupero prosegue l’assedio degli inglesi con un Vardy ispirato che al 93′ ha sulla testa il pallone che vale i supplementari, anticipato all’ultimo istante da un difensore che manda in angolo, decretando la fine del cammino per l’Inghilterra, e probabilmente anche per Hodgson. Continua invece il sogno dell’Islanda, che al pari del Galles, da esordiente è arrivata tra le prime otto; contro la Francia, i ragazzi di Lagerback proverranno ad aggiungere un altro meraviglioso capitolo alla storia che hanno già scritto finora.