A Euro 2016 si è vissuto un venerdì 17 giugno particolarmente propizio per la nazionale italiana, già qualificata per gli ottavi di finale grazie alla vittoria in extremis contro la Svezia; a Francia (qualificata mercoledì) e Italia, si è aggiunta in serata la Spagna, travolgente contro la Turchia e prima nazionale a segnare tre gol in una sola partita; pareggio tra Croazia e Repubblica Ceca, nella gara con più reti che si è finora vista in questi Europei.
Gruppo E – Seconda vittoria dell’Italia nella fase a gironi degli Europei, un evento storico che permette alla nazionale Azzurra di qualificarsi per gli ottavi di finale con un turno di anticipo; inoltre, qualora sabato il Belgio battesse l’Irlanda, Buffon e compagni sarebbero anche primi nel girone. Prevalere sulla Svezia non è stato semplice, non tanto per le qualità degli scandinavi, quanto per una lieve involuzione sul piano del ritmo da parte italiana, forse a causa del forte caldo. Svedesi più in palla nel primo tempo: Kallstrom impegna Buffon con un sinistro da fuori, poi Olsson calcia da posizione defilata, mandando di poco sopra la traversa. Nella ripresa l’Italia cresce poco per volta e al 18′ Candreva raccoglie il traversone lungo di Florenzi e calcia quasi dalla linea di fondo, ma Isaksson non si lascia sorprendere. Al 26′ la più nitida palla-gol della Svezia è sui piedi di Ibrahimovic, il quale raccoglie sul secondo palo un cross di Olsson sul quale 
tutti vanno a vuoto, ma da un metro di distanza dalla porta calcia alto; a salvarlo da questo gravissimo errore ci pensa la bandierina del guardalinee che indica il suo offside. Al 37′ Italia vicina al vantaggio con Parolo che di testa raccoglie il cross di Giaccherini, ma manda la palla a stamparsi sulla traversa. Sembra un match stregato, destinato a terminare a reti bianche, ma all’88’ Chiellini batte una rimessa laterale per Zaza il quale serve Eder; l’interista si accentra saltando avversari come birilli e dal limite calcia un destro a giro che supera Isaksson e si insacca (il tiro vincente nell’immagine principale, l’esultanza a sinistra). L’incontro termina con la vittoria di misura degli Azzurri, ancora senza reti al passivo, a punteggio pieno dopo due gare e quasi certi di vincere il girone.
Gruppo D – Un pareggio che serve più alla Croazia, scaturisce dall’incontro delle 18; ma i croati si mangiano le mani, avendo sciupato un doppio vantaggio che avrebbe significato qualificazione anticipata. La Repubblica Ceca è ancora in corsa ma dovrà battere la Turchia nell’ultima partita. Dopo alcuni sterili tentativi che creano solo lievi grattacapi a Cech, la Croazia sblocca il risultato al 37′ con l’interista Perisic, partito in progressione e chirurgico nel calciare un diagonale mancino sul quale il portiere ceco non può arrivare. Al 14′ della ripresa i croati raddoppiano: intuizione di Brozovic che vede lo scatto di Rakitic sul filo del fuorigioco; il centrocampista del Barcellona arriva davanti a Cech e lo beffa con un ‘cucchiaio’. Al 20′ Mandzukic ha la palla del K.O., ma calcia alto da buona posizione, un errore che costerà caro alla sua nazionale. I cechi infatti si affacciano in avanti nel quarto d’ora finale e compiono una grande rimonta. Al 31′ il ‘vecchio’ Tomas Rosicky pennella un cross per lo splendido stacco di testa di Skoda che riapre il match; Brozovic potrebbe richiuderla tre minuti più tardi, ma il suo tiro viene deviato e sfila accanto al palo. Al 92′ ingenuo fallo di mano di Vida in area di rigore e penalty per la Repubblica Ceca: dal dischetto Necid calcia forte e centrale firmando il definitivo 2-2.
Non c’è storia tra Spagna e Turchia, con le Furie Rosse travolgenti con un netto 3-0 e già qualificate con questo successo per gli ottavi di finale, mentre ai turchi servirà un mezzo miracolo per classificarsi tra le migliori terze, a patto già di battere la Repubblica Ceca nell’incontro finale. All’11’ sul cross basso di Jordi Alba, Morata tenta la deviazione ostacolato da avversario, colpendo solo il palo esterno; al 29′ ci prova Nolito senza inquadrare la porta. Il gol spagnolo è nell’aria e arriva al 34′: Nolito lavora bene sulla sinistra e crossa per Morata che di testa insacca, rete fotocopia di quella firmata da Ramos all’esordio. I campioni in carica sono in un momento propizio e tre minuti più tardi colgono il raddoppio su gentile concessione del turco Topal, il quale intercetta la verticalizzazione di Fabregas per Nolito, ma sbaglia l’intervento servendo di fatto un pallone perfetto per la punta spagnola, che pur calciando male riesce a far gol. Turchia al tappeto, Terim non sa più cosa fare per evitare la sconfitta, che al 3′ della ripresa inizia ad assumere le sembianze di una disfatta, quando Iniesta serve in verticale Jordi Alba (in chiaro fuorigioco), che a sua volta appoggia per Morata tutto solo sul secondo palo. Per l’attaccante della Juventus è doppietta, la prima che si registra in questo Europeo. Per nulla appagato, Morata sfiora la tripletta due minuti dopo, ma il suo colpo di testa si spegne sul fondo. Yilmaz in contropiede mostra l’orgoglio turco, saltando due difensori, ma a tu per tu con De Gea, calcia malamente spedendo il pallone lontano dai pali. David Silva manca il poker poco dopo il quarto d’ora, poi la Spagna gestisce il risultato senza più la necessità di attaccare; ultima chance per la Turchia al 43′ con Sahan che si libera bene ma il suo doppio tentativo è respinto in corner. Missione compiuta per la Spagna, che contro la Croazia nell’ultima sfida avrà due risultati su tre per chiudere in testa il girone.
Sabato 18 giugno si completa la seconda giornata della fase a gironi: alle 15 Belgio-Irlanda interessa da vicino l’Italia, dato che un successo dei Diavoli Rossi o un pari varrebbe il primo posto sicuro per gli Azzurri; per il gruppo F, Islanda-Ungheria alle 18 e Portogallo-Islanda alle 21.
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