Non sarà certo lo stadio la discriminante che impedirà alla SSD Reggio Calabria di chiedere il ripescaggio in Lega Pro. Tra i requisiti minimi fissati dal Consiglio Federale vi è la disponibilità di una struttura sportiva adeguata agli standard fissati dalla Lega Pro, la convenzione per il Granillo in scadenza il prossimo 30 giugno – e non ancora rinnovata – aveva aperto interrogativi risolti dallo stesso Giuseppe Falcomatà , primo cittadino di Reggio Calabria, ai microfoni dei colleghi di Immedia Live.
“La SSD Reggio Calabria conterà certamente sul Granillo, lo ha fatto in Serie D ci mancherebbe altro non lo facesse ora che c’è l’opportunità di tornare tra i professionisti“, riassume il Sindaco.
Si apre, dunque, una nuova fase. Si prospetta una nuova estate di passione seppure dai connotati profondamente diversi rispetto a quella drammatica vissuta nel 2015. “Cerchiamo di dimenticare quella che è stata la fallimentare idea dello scorso anno che poi ha contribuito soltanto a misurare la febbre al morto. Adesso serve un’idea diversa, serve sicuramente la partecipazione di chiunque abbia un ruolo di responsabilità in questa città e quella dei tifosi, per il contributo a fondo perduto che è senza dubbio un impegno economico non indifferente bisogna coinvolgere quelle forze produttive che esistono in città e che vogliono investire su Reggio Calabria“.
Quale ruolo potranno avere le istituzioni nella corsa al ritorno tra i professionisti? Falcomatà assicura che saranno poste in essere tutte le attività propedeutiche a favorire l’accoglimento della richiesta amaranto. “Dal punto di vista amministrativo e di responsabilità continueremo a fare la nostra parte per tutte quelle attività che possono contribuire ad aumentare il punteggio finalizzato al fatto che la Reggina che noi conosciamo, con la sua storia ed il suo blasone, abbia le carte in regola per essere ripescata“.
Commenti