Determinazione, solidità , forza fisica e mentale, atteggiamento: bastano questi semplici elementi, alla Sarnese, per sbancare il Longhi Bovetto nella gara d’andata dei quarti di finale nazionale Juniores, mettendo il Reggio Calabria davanti ad una situazione molto difficile in vista del ritorno: tra quattro giorni, in Campania, serve un’autentica impresa per passare il turno. Ma veniamo alla partita.
Si capisce sin dalle prime battute la voglia della squadra ospite di far sua la posta in palio, ma di contro i ragazzi di Zito sembrano poter ribattere colpo su colpo: il pressing è alto, la troppa aggressività conduce spesso Ciccone e compagni ad intervenire anche duramente sugli avversari, ma è questo il modo corretto di affrontare una compagine veloce di gamba e di pensiero, che dopo aver fallito la prima occasione al 10′ passa: Talia va via sulla destra e mette in mezzo per Cacciottolo, il quale con un tocco quasi involontario appoggia a Genovese che sul filo del fuorigioco deve solo depositare in rete.
Il vantaggio campano non scuote affatto gli amaranto, che per i successivi dieci minuti sono completamente assenti, schiacciati, non riescono ad uscire dalla propria metà campo. Piano piano però, dopo aver rischiato qualcosina, prendono coraggio e al 36′ trovano il pari: Meduri imbecca Colica con un filtrante in profondità che taglia la difesa ospite, il numero 6 incrocia col sinistro infilando D’Avino. Il momento è favorevole agli amaranto, che per poco non ribaltano la situazione: un minuto dopo il pari Pelosi incoccia di testa la sfera che va a sbattere contro la traversa. Sembra l’occasione giusta per osare, ma proprio nel periodo migliore dei locali, la Sarnese trova il nuovo vantaggio: è sempre Genovese a trafiggere Comandè, approfittando di un errore in disimpegno di Latella.
Il calcio però, si sa, è roba strana. Riesce a regalare spettacolo e colpi di scena: il Reggio infatti, questa volta non si disunisce dopo il vantaggio, ma è anzi bravissimo a riequilibrare, nuovamente, le sorti del match: non passa neanche un giro di lancette dal nuovo svantaggio che Genovese accoglie un servizio a tagliare dalla trequarti e fa esplodere ancora i sostenitori amaranto. E’ 2-2, si chiude qui una prima frazione emozionante e molto bella.
Al rientro negli spogliatoi, mister Gazzaneo effettua un cambio: esce uno dei migliori, Langella, entra Salvato. In molti sugli spalti, perlomeno inizialmente, si domandano il perchè di quella sostituzione, visto che appunto il numero 10 campano non aveva affatto sfigurato. La risposta però, viene presto svelata: non basta molto a capire le qualità del neo entrato, sgusciante e rapidissimo. Sospinto anche dalle sue giocate, l’undici ospite impartisce agli amaranto un uno-due secco, letale, che spacca in due la gara: prima è Talia a riportare nuovamente in vantaggio i suoi con un tiro potente dal limite che rimbalza davanti a Comandè, poi è appunto Salvato a chiudere i conti qualche minuto più tardi, raccogliendo – con un pò di fortuna – un rimpallo di un difensore amaranto in piena area.
Come detto, la partita finisce praticamente qui: gli ospiti arretrano il baricentro chiudendo praticamente tutti gli spazi, i ragazzi di Zito – che prova invano a sovvertire la situazione con gli ingressi di Spinella, Plutino e Silvestri – non riescono ad impensierire la difesa ospite in nessun modo.
Occhi puntati, adesso, alla gara di ritorno: serve vincere con 3 gol di scarto per passare il turno, altrimenti Villa e compagni dovranno dire addio ad una stagione comunque molto positiva.
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