PRIMA CATEGORIA, finale playoff
Pro Pellaro-Bianco 4-1
Francesco Arcidiaco (allenatore Pro Pellaro): “L’approccio alla gara è stato importantissimo, siamo entrati bene in campo; trovandoti in vantaggio di due gol dopo venticinque minuti, diventa facile che ti adagi sul risultato. Essendo partita secca, non puoi permetterti di abbassare il ritmo ed in effetti, il Bianco ha preso un po’ di campo e ci siamo complicati la vita da soli. Tuttavia ritengo che il campo abbia rispecchiato la differenza di valori, è giusto dare merito alla mia squadra, ho sempre detto che eravamo padroni del nostro destino, toccava ai ragazzi sapere come, dove e quando arrivare in questa stagione; il problema è che pur vincendo questi playoff, non abbiamo ottenuto nulla, dato che ci attende ancora almeno un’altra partita. Indipendentemente da chi sarà l’avversario, in settimana cercheremo di recuperare le energie mentali e fisiche per arrivare al meglio alla prossima partita; mancheranno per squalifica due elementi importanti, Latella e Massimo Colo, ma se interpreteremo la partita come oggi, potremo fare bene in ogni caso. Rispetto a domenica scorsa è andata meglio: con il Real siamo andati in difficoltà , non avendo il giusto approccio; riuscendoci oggi e mettendo in campo la giusta voglia di vincere, la differenza si è vista. Inoltre oggi avevamo Praticò rispetto a domenica scorsa; un fuori quota che segna tanto, un grosso vantaggio importante che abbiamo. Auguro ogni bene al Bianco, purtroppo ne vince una sola alla fine, ma per il campionato che hanno fatto hanno meritato di essere qui a giocarsi la finale. Rispetto alla semifinale, oggi abbiamo dimostrato di avere più fiducia in noi stessi, il doppio vantaggio ci ha aiutato anche sotto questo aspetto; loro poi dovevano sbilanciarsi e noi potevamo far male in contropiede. Faccio i complimenti a tutti, oggi non ha vinto il singolo, ha vinto tutta la Pro Pellaro, dalla squadra alla società ; ora ci godremo questa settimana e andremo a giocare la finale in tutta serenità . Non conosco molto le due squadre da cui uscirà la nostra avversaria, ma non importa; io devo pensare alla mia squadra, abbiamo un’impronta di gioco, una fisionomia ben delineata, il nostro modo di giocare. Vincerà la prossima sfida chi è più bravo e fortunato; queste partite sono secche e basta un episodio a cambiare tutto; bisogna arrivare scarichi mentalmente a queste partite, giocarle con la testa, è fondamentale per non commettere errori a cui poi non si può porre rimedio. Diremo la nostra, a prescindere dall’avversario, da chi sarà in campo e da chi sarà indisponibile, faremo del nostro meglio per fare un’altra festa; è il gruppo che vince, può accadere solo se la squadra ha una sua identità , e oggi abbiamo dimostrato ancora una volta di possederla.”
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