Cancellare il doppio, clamoroso, sconfortante k.o. inferto da Scordia e Agropoli nelle ultime due uscite interne; interrompere un digiuno di vittorie al Granillo che dura da inizio febbraio con il successo sul Rende; raccogliere tre punti utili a proteggere il quinto posto, ultimo a valere i playoff, dall’assalto di Aversa e Due Torri. C’è la Gelbison nella penultima partita della stagione regolare, l’ultima tra le mura amiche: potrebbero esser questi i tre punti affissi da Cozza nello spogliatoio della SSD Reggio Calabria nello spogliatoio nel corso della consueta riunione pre-gara.
Messaggio recepito da Lavrendi e compagni che approcciano l’incontro nel migliore dei modi, i primi 15′ sono tra i migliori dell’intera stagione: due gol, un palo, dominio assoluto. Cozza propone l’undici che nelle sue gerarchie è ormai quello titolare. C’è Corso con De Bode al centro, rientra capitan Lavrendi dopo la squalifica, insieme a Tiboni e Oggiano spazio a De Marco nel tridente. Una manciata di minuti e Forgione scuote il palo al termine di una bella azione corale, neppure il tempo di rammaricarsi e il Reggio passa sull’asse dei due migliori calciatori nell’organico di Cozza: Lavrendi inventa, Tiboni insacca di testa firmando così il suo terzo gol nelle ultime tre gare. Non si argina l’onda amaranto, Oggiano si lancia in un contropiede che ricorda le volate di Insigne nella scorsa stagione, scarta un avversario sullo scatto e deposita sotto l’incrocio una meraviglia che vale il 2-0.
La partita, considerato l’avvio, il punteggio ed il profondo divario tecnico sembra in archivio ma il calcio non è sport in grado di seguire una logica e gli ospiti alla mezzora accorciano: Cammarota duplica la perla di Oggiano e dalla distanza mette il pallone nel “sette” dove Licastro non può arrivare restituendo così un senso alla ripresa.
L’inerzia tuttavia resta favorevole alla squadra dello Stretto, che ha intanto perso per infortunio Carrozza sostituito da Castaldi. Inizia un vero e proprio botta e risposta tra gli uomini di Cozza e il portiere campano D’Agostino, autore di una serie di interventi strepitosi – in particolare su De Bode e ancora Tiboni – capaci di portare la Gelbison indenne fino alla volata finale dell’incontro, complice anche una clamorosa occasione fallita da Maesano che si fa respingere la conclusione da posizione più che favorevole.
Il finale è convulso, la Gelbison va a caccia di un pari che potrebbe essere vitale. L’arbitro ferma un affondo di Roselli, lanciato verso la porta, per una controversa posizione di Tiboni considerata attiva nell’azione: le proteste furibonde di Cozza valgono l’espulsione del mister costretto a seguire dagli spalti gli ultimi frammenti d’incontro. Non ci sono ulteriori sussulti, il Reggio ritrova il 3 punti al Granillo e ha un’autostrada per i playoff: passi falsi per Vibonese, Aversa e Due Torri. Nell’ultima giornata a Piraino basterà un pari per assicurarsi i playoff, un successo varrebbe invece il quarto posto finale.
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