Una nuova rubrica dedicata ai nostri lettori, ed in particolare ai tifosi della Reggina. Sempre a spasso nel tempo, per non dimenticare il passato e riviverne i momenti più importanti.
In questa appendice di “Storia amaranto”, diamo spazio alla fantasia della tifoseria reggina, racchiusa negli striscioni degli Ultras. Perchè la storia non si scrive solo sul campo, ma anche sugli spalti. Ironia, polemica, contestazione, gioia, amicizie, rivalità : il pensiero di un popolo in un pezzo di stoffa o di carta, tra frasi ed aneddoti destinati a squarciare il tempo e le categorie…
SALERNITANA-REGGINA 91/92: PARTE L’ERA FOTI, ED E’ SUBITO CONTESTAZIONE…
6 ottobre 1991, serie C1 girone B, 4^ giornata di andata. La Reggina è di scena Salerno, l’atmosfera attorno agli amaranto è pesantissima. Poli e compagni, appena retrocessi, nonostante i propositi di rivalsa hanno ottenuto due soli punti nelle prime tre giornate. Il pareggio casalingo contro il Chieti, arrivato nella settimana precedente alla trasferta campana, ha portato ad un vero e proprio terremoto: Pino Benedetto lascia la presidenza dopo 5 anni, nelle ore successive viene ufficializzato anche l’allontanemento dalla panchina di Aldo Cerantola.
Al timone del club adesso c’è Lillo Foti, che proprio all’Arechi vive la sua prima da Presidente. Gli Ultras reggini, che nella sopracitata sfida col Chieti avevano lasciato il loro settore vuoto in segno di protesta, giungono a Salerno in una cinquantina di unità , mescolandosi nella parte superiore della Curva Nord, insieme a quelli granata. Prima della gara, le due tifoserie onorano un’amicizia fraterna destinata a durare nel tempo: cori, applausi e giri di campo con le bandiere. Nel settore reggino però, a dominare è la contestazione: gli Ultras chiedono un repulisti generale, invitando anche Foti a farsi da parte. “BENEDETTO PRIMA, CERANTOLA POI, FOTI & C. ADESSO TOCCA A VOI…“, recita il lungo striscione firmato Ultras ed esposto per parecchi minuti dai sostenitori amaranto.
Per la cronaca, la Reggina guidata da Gabriele Geretto subirà il gol di D’Isidoro dopo neanche un minuto di gioco: il risultato di 1-0 a favore della Salernitana non cambierà più, condannando la compagine dello Stretto alla seconda sconfitta in quattro partite. Un ‘calvario’ che finirà solo a fine campionato, con la salvezza in extremis ottenuta in quel di Ischia. Ma questa, è un’altra storia…
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