Un riconoscimento a chi esalta lo spettacolo del calcio dilettantistico. Settimanalmente ReggioNelPallone.it – giornale sportivo online più letto in Calabria – premia i due migliori calciatori nell’ambito del calcio dilettantistico reggino. Premio destinato a chi con un gol, una prestazione eccezionale o un gesto meritorio si è distinto nel weekend calcistico.
IL CALCIATORE DELLA SETTIMANA (1^ CATEGORIA – 2^ CATEGORIA – 3^ CATEGORIA) E’ ANDREA AZZARA’
Una piccola e coraggiosa realtà del calcio reggino, il San Gaetano Catanoso, si è affacciata in questa stagione per la prima volta nella sua storia sportiva in un campionato non semplice come quello di Prima Categoria. Pur non possedendo i budget di società come la Gioiese, la squadra del Presidente Luvarà ha sempre dato del filo da torcere a tutti, compresa la capolista e dominatrice del campionato (non ci si può dimenticare la sconfitta nel girone di andata, arrivata al 98′ su rigore molto dubbio). Il salto in una categoria maggiore non ha modificato la linea di pensiero di una società che lavora da anni con i giovani e per i giovani. Nel mercato di dicembre, viste le difficoltà di classifica, si è cercato di trovare qualche ragazzo che potesse dare una mano nella corsa verso la salvezza; in quest’ottica, in prestito dal Bocale è giunto Andrea Azzarà , classe ’97, esterno offensivo e all’occorrenza anche difensivo. Nella sfida di domenica contro vinta dal San Gaetano contro un San Giorgio in corsa per i playoff, decisiva si è rivelata la doppietta del giovane, il quale ha dimostrato freddezza e coraggio in particolare in occasione del secondo gol, un calcio di rigore nel recupero che egli stesso si è incaricato di calciare, portando il risultato sul 4-2 ed evitando possibili beffe in extremis, alle quali il San Gaetano si è purtroppo abituato. Andrea Azzarà è il Calciatore della Settimana di RNP.
Sei al San Gaetano da dicembre, raccontaci come stai vivendo questa tua prima avventura tra i ‘grandi’.
Sono arrivato a dicembre in prestito dal Bocale con l’obiettivo di far bene e aiutare il San Gaetano ad ottenere la salvezza. Ho fatto l’esordio contro il Melicucco, guarda caso nostro prossimo avversario; da allora ho trovato quasi sempre spazio da titolare. A Bocale ho avuto la fortuna di lavorare con mister Lo Gatto che mi faceva allenare già con la prima squadra lo scorso anno, quindi calarmi in questa nuova esperienza, la prima fuori dal settore giovanile, è stato molto più agevole. L’impatto è stato positivo, mi sono subito ambientato qui, sia con i compagni che con i mister, prima Vitaresi, ora Paolo Greco, con entrambi ho riscontrato un certo feeling. Sono un esterno prettamente offensivo, ma se mi si chiede di giocare da terzino lo faccio volentieri e sempre con il massimo impegno; al mio arrivo ho promesso questo alla società : avrei dato il massimo sempre, in partita e in allenamento, sudando e combattendo per fornire il mio contributo alla causa del San Gaetano. La nostra classifica è bugiarda e le nostre avversarie lo sanno: siamo un organico di alto livello, esprimiamo un bel gioco, rapido ed organizzato. Purtroppo la nostra grande pecca è che non siamo concreti sotto porta; questo nostro difetto ci è costato moltissimi punti in questa stagione, con partite dominate che abbiamo malamente perso; esempi lampanti sono le partite di Bovalino e di Bianco.
Domenica è arrivata per te questa doppietta, oltre tutto si è trattato dei primi due gol in campionato e in Prima Squadra; descriviceli.
Sul primo sono stati Cedro e Suraci a costruire una bella azione sulla sinistra; Suraci, dopo aver saltato un avversario ha crossato e io mi sono fatto trovare pronto sul secondo palo, calciando di prima intenzione; il secondo è stato un calcio di rigore nel recupero che io stesso ho chiesto di battere: sono sempre stato un rigorista nelle giovanili, così ho voluto prendermi questa responsabilità , consapevole del peso di quel pallone; dal momento in cui ho calciato il rigore, tutti i compagni mi chiamano ‘il Pazzo’, perché in un momento così delicato ho calciato facendo la finta al portiere (in fondo trovate il video del rigore). Da domenica è un mix di complimenti e prese in giro per questo rigore, l’importante è che comunque sia servito per vincere la partita senza rischiare beffe finali. Ho dedicato questi gol alla mia famiglia, ma soprattutto a mia nonna che non c’è più.
Vi restano da giocare due partite, entrambe molto delicate: prima contro il Melicucco quasi salvo, poi lo scontro diretto con lo Hierax, che di fatto potrebbe rivelarsi un playout anticipato, con il concreto rischio che la perdente retroceda direttamente; quale di queste due avversarie temi di più?
Certamente la partita con lo Hierax è quella più pericolosa, sia perché si tratterà quasi certamente di un ‘dentro o fuori’, ma anche per la qualità di un avversario che, pur non essendo tecnicamente fortissimo, è comunque preparato e ben organizzato, e lo ha dimostrato in questo girone di ritorno ottenendo risultati a sorpresa che hanno lasciato tutti esterrefatti. Dovremo fare attenzione al Melicucco, squadra forte e quasi salva, e proprio in virtù di questo ci auguriamo che possano prendere un po’ sottogamba l’impegno. Noi avremmo potuto avere qualche punto in più, viste le tante partite buttate via nel recupero; tuttavia c’è stato un momento, di recente, in cui ci siamo sentiti spacciati: la sconfitta per 4-0 in casa con il Palizzi ci aveva demoralizzati molto; poi però mister Greco e i suoi assistenti hanno saputo caricarci al meglio, consentendoci di dimenticare in fretta quella brutta giornata e di ripartire al massimo.
Parliamo del tuo cammino nel settore giovanile: quali sono le squadre in cui hai militato finora? C’è stato un allenatore, oltre al già citato Lo Gatto, a cui sei particolarmente legato?
Un allenatore che mi ha insegnato tantissimo e che ricordo con affetto è certamente mister Emanuele Neto, sempre a Bocale; grazie a lui e a Lo Gatto sono cresciuto moltissimo, sia come calciatore che come persona. Bocale è un bellissimo ambiente, forse il migliore che ci sia in questa città per poter giocare e allenarsi al meglio e con serenità . Le mie precedenti esperienze nelle giovanili di Reggina e Reggio 2000 non erano state il massimo, cambiavano sempre gli allenatori e non si riusciva ad imparare molto così. A Bocale invece è tutto diverso, si lavora con impegno e serietà , gli allenatori sono preparati e i ragazzi imparano meglio. Da quando sono al San Gaetano ho continuato comunque a seguire i miei compagni della Juniores nel loro cammino; da ex capitano di quella squadra, mi ha fatto piacere vedere dove sono arrivati, peccato non siano riusciti a qualificarsi per le semifinali, ma i complimenti se li meritano di certo. Si tratta di un gruppo combattivo, che ha tanta voglia di giocare, vincere e crescere; purtroppo la sfortuna li ha danneggiati nella partita di Sambiase, ma sono certo che sapranno togliersi molte soddisfazioni, si tratta di un gruppo giovane che il prossimo anno farà ancora meglio.
Terminata la tua esperienza al San Gaetano, sai già quale sarà il tuo futuro?
Io sono qui in prestito, quindi teoricamente da luglio sarò nuovamente in squadra a Bocale; certo niente è scontato, molto dipende da quello che la società deciderà . Valuteremo con attenzione quale potrebbe essere il mio ‘ruolo’ in squadra nella prossima stagione e quel punto decideremo. Ancora però è presto, preferisco concentrarmi sul San Gaetano e su questo importante obiettivo da raggiungere.
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