Palmese, Dal Torrione: “Squadra disorientata, stiamo lavorando sull’aspetto agonistico”

Un allenatore che subentra in corso d’opera ha sempre bisogno di un pò di tempo per imprimere il suo marchio ed ottenere i risultati, ma qui bisogna fare in fretta. Lo sa bene Mario Dal Torrione, a cui è stato affidato il compito di salvare la Palmese, quando alla fine del campionato mancano soltanto sei partite.

Il tecnico reggino, che debutterà alla guida dei neroverdi nel delicatissimo derby di domenica contro il Reggio Calabria, ha affidato le sue prime impressioni al profilo facebook del club del Presidente Carbone (Us Palmese 1912), nel corso di un’intervista realizzata dal collega Rocco Filippone.

“Ho trovato una squadra disorientata soprattutto sotto il profilo psicologico- esordisce Dal Torrione-, vista la condizione di classifica precaria. Il primo lavoro è stato dare fiducia a questa squadra, poi in campo vedremo le strategie migliori per affrontare le sei gare restanti. Più che a livello tecnico, cercheremo di avere una marcia in più a livello agonistico, per migliorare la fase di pressing e tenere sotto pressione gli avversari. Non si possono fare cambiamenti radicali a sei giornate dalla fine, ma vorrei che ci fossero più intensità e più corsa.  I ragazzi giocavano col 4-3-3, su questa base cercheremo di orientarci anche su diversi tipi di moduli. Ma ripeto, conta prima di tutto la volontà nell’andare ad affrontare l’uno contro uno, nel creare superiorità numerica, nel prendere la palla e ripartire: sono questi i concetti su cui lavoreremo“.

In vista della sfida di domenica, i pianigiani sono ancora alle prese col dubbio Piemontese. “Riguardo gli infortunati, Corsale e Viscido stanno rispondendo bene, mentre Piemontese è l’unico dubbio che rimane, visto che è guarito sotto il profilo clinico ma lo stop è stato lungo, quindi il giocatore manca in condizione: valuteremo in questi due giorni se e come poterlo utilizzare. Promessa ai tifosi? L’ho già fatta in conferenza stampa, di sicuro io ed i ragazzi ce la metteremo tutta, dando il massimo delle nostre energie- conclude- e giocando ogni partita con il coltello tra i denti”.