Un riconoscimento a chi esalta lo spettacolo del calcio dilettantistico. Settimanalmente ReggioNelPallone.it – giornale sportivo online più letto in Calabria – premia il miglior allenatore nell’ambito del panorama dilettantistico reggino. Un premio destinato al tecnico di una squadra che si è distinta per una importante vittoria, una grande prestazione o un gesto particolarmente meritorio.
L’ALLENATORE DELLA SETTIMANA (1^ CATEGORIA – 2^ CATEGORIA – 3^ CATEGORIA) DI RNP E’ FRANCESCO ARCIDIACO
La settimana appena vissuta dalla Pro Pellaro potrebbe essere stata quella decisiva in vista della volata finale. Tre gare casalinghe, compreso il recupero, sfruttate al 100%, con tre vittorie che hanno lanciato i bianconeri al terzo posto a sole due lunghezze dal secondo. Se il successo contro lo Hierax era per certi versi pronosticabile, non erano così scontate le vittorie contro Stignano e Val Gallico, squadre in corsa per i playoff e dal valore tecnico elevato. Due ostici avversari affrontati nel giro di quattro giorni, quasi sempre con gli stessi uomini in campo, eppure la Pro Pellaro non solo ha vinto, ma in alcuni tratti di gara ha letteralmente dominato, mostrando doti quali carisma, determinazione e voglia di vincere ad ogni costo, tipici del suo tecnico, Francesco Arcidiaco, bravissimo nel tenere sempre alta la concentrazione di un gruppo che segue le sue direttive, consapevole di trovarsi in ottime mani. Francesco Arcidiaco è l’Allenatore della Settimana di RNP.
Siamo quasi a fine stagione, la speranza della Pro Pellaro è quella di giungere fino in fondo anche con i playoff; tuttavia ti chiedo: ti sei già interrogato su ciò che sarà del tuo futuro?
Credo sia ancora presto per pensare alla prossima stagione, ma non ti nascondo che certi pensieri ogni tanto si fanno. Occorrerà attendere fine stagione, valutare il progetto societario e tanti altri elementi, prima di potersi esprimere; resta sempre il fatto che questa sia una società eccezionale, giovane e meritevole. Nonostante sia matricola in campionato, sta ottenendo grandi risultati, e non perché si chiama Pro Pellaro era scontato che recitasse un ruolo da protagonista; i risultati si ottengono solo con il lavoro e il sacrificio, e la serietà di questa società è assoluta, non è mai venuta meno ad un impegno preso, cosa che in queste categorie è raro che accada. Pellaro è una piazza importante che ha tutte le carte in regola per diventare grande insieme alla squadra, un gruppo di ragazzi di qualità , umane e sportive; quasi tutti i calciatori in organico avrebbero le carte in regola per poter giocare in categorie superiori. Per quanto mi riguarda, sto bene e lavoro con serenità , ho dei valori umani e cerco di trasmetterli anche alla squadra; loro mi ascoltano e recepiscono, sono dei ragazzi veramente molto validi.
Se si cercasse il punto di forza del collettivo società -staff-squadra, quale potrebbe essere?
Tutte le componenti stanno facendo del loro meglio e i risultati, presto o tardi, li ripagheranno. La società , come detto, è giovane e composta da persone di indiscussa serietà , non ci fanno mancare nulla, compiono sforzi economici ingenti in una categoria in cui i soldi investiti difficilmente si potranno recuperare. Lo staff di cui dispongo è ottimo, non potrei chiedere di meglio: da Cecè Latella a Enzo Borgia, da Roberto Ferraro a Gianluca Vaghini, fino ad arrivare alla dirigenza con Enzo Verduci e i fratelli Sergi. Sono tutti elementi fondamentali, più del sottoscritto; se la Pro Pellaro è dove si trova, il merito è anche loro. Ovviamente anche la squadra ha il merito di aver ottenuto i risultati che tutti vediamo; in organico però ci sono dei ragazzi a cui dedicare qualche parola speciale e mi riferisco a Bruno Attinà , Alessio Alampi, Massimo Colo e Demetrio Putortì: sono dei leader carismatici, tengono unito il gruppo, lo spogliatoio è solido; forti della loro esperienza e del temperamento che li contraddistingue, sono i primi a consigliare i più giovani. Anche grazie a loro, il mio inserimento da allenatore nuovo è stato immediato, la squadra mia ha seguito da subito prendendo esempio da loro, e a quel punto per me è stato semplice. Hanno capito al volo che mi trovavo lì per aiutarli a diventare ancora più forti, e che insieme ci saremmo tolti grandi soddisfazioni. La mia fortuna è stata quella di non aver fatto peggio di chi mi precedeva, perché la squadra era già forte e ben allenata, e fare meglio non era affatto semplice e scontato; siamo tutti uniti e compatti, remiamo tutti nella stessa direzione e solo così si possono raggiungere gli obiettivi.
Restano quattro partite, tutte contro avversarie della seconda parte della classifica; sulla carta la Pro Pellaro potrebbe ottenere il massimo dei punti disponibili, ma si sa che il calcio è sempre imprevedibile: tra Antonimina, Mammola, Gioiosa e Bovalinese, quale ti preoccupa maggiormente?
Credo sia ovvio pensare che il filotto di vittorie sia possibile, sia perché io da allenatore voglio vincerle tutte, a prescindere dall’avversario, sia perché, lo dice la classifica, c’è una certa differenza di qualità . Tuttavia, come si dice in questi casi ‘il pallone è rotondo’, può capitare qualunque sorpresa; le squadre che mi preoccupano maggiormente sono quelle ancora in piena lotta per evitare playout o la retrocessione diretta o ancora per un miglior piazzamento. Le motivazioni possono portare i calciatori a tirar fuori energie e qualità utili per superare anche avversarie molto più forti. Per vincere queste partite dovremo scendere in campo con il giusto approccio mentale, concentrati al massimo dall’inizio alla fine e senza dare per scontato che otterremo la vittoria. In queste categoria, la testa conta molto più delle gambe, lo abbiamo visto tantissime volte; quello che i ragazzi devono fare è scendere in campo concentrati sull’obiettivo, pronti a dare il meglio fino alla fine, e se poi l’avversario sarà stato più forte, andrà bene comunque, gli si faranno i complimenti, l’importante è uscire dal campo senza avere rimpianti.
Dopo la sconfitta di Gioia Tauro contro il Real, hai dovuto lavorare a livello psicologico per ricaricare, se non tutta la squadra, qualcuno in particolare?
La sconfitta con il Real è stata proprio brutta, gran parte degli errori sono stati i miei; in corso d’opera ho cercato di porre rimedio, ma la squadra ha avuto qualche difficoltà nel mettere in pratica le mie indicazioni ed è andata a finire con la sconfitta. Ti confesso che mi auguro di trovarmi a giocare i playoff contro il Real, per una rivincita, non contro di loro ma contro me: voglio mostrare a me stesso di aver capito quali sono stati gli errori commessi quel giorno, ponendo rimedio con una nuova opportunità di affrontarli. Per quanto riguarda la squadra, non ho dovuto fare molto, anche i ragazzi erano amareggiati, era la prima sconfitta dal mio arrivo, ma hanno mostrato subito la loro reazione, vincendo le successive tre partite senza allentare minimamente la concentrazione. Il lavoro svolto nella settimana tra la sconfitta con il Real e la vittoria contro lo Hierax, era improntato per arrivare carichi e concentrati alle successive due partite, contro Stignano e Val Gallico; i ragazzi hanno eseguito tutto alla perfezione, con orgoglio e umiltà hanno reagito alla sconfitta mettendo in campo una voglia ancora maggiore di vincere.”
A fine intervista, mister Arcidiaco ha voluto inviare un augurio speciale: “Da parte mia, i migliori auguri di pronta guarigione per il padre del nostro Direttore Enzo Verduci, attualmente ricoverato in ospedale. A lui mi lega una grande amicizia, con tutto il cuore gli auguro di rimettersi presto in salute.”
Commenti