E’ finita, questa volta ufficialmente, l’avventura di Rosario Salerno alla guida della Palmese: si chiude l’esperienza in neroverde del tecnico che firmò la promozione dei record dall’Eccellenza nella passata stagione. Un avvio di campionato strepitoso, seguito dal calo da dicembre in poi che ha portato adesso la Palmese al quartultimo posto, in piena lotta salvezza.
Il trend preoccupa: sono appena 6 i punti conquistati dai neroverdi in un girone di ritorno viziato da un’interminabile serie di infortuni e squalifiche ai giocatori chiave. La decisione, che era già stata assunta poche settimane fa e poi rientrata, è adesso definitiva: cambio in panchina, esce mister Salerno, arriva Dal Torrione. L’ormai ex tecnico, alla Gazzetta del Sud, esprime tutta la sua delusione. “L’amarezza più grande è arrivata dal nostro presidente che prima mi aveva rassicurato sul futuro e poi mi ha fatto questa sorpresa senza neppure incontrarmi di persona”.
Salerno mastica amaro e non lo nasconde. “Penso di aver dato tanto a questa squadra e a questa società da meritarmi un trattamento differente”, e a quel punto l’affondo diventa chiaro e deciso, “mi sono sempre speso per coprire diverse mancanze, facendo in modo non si potessero percepire all’esterno, anche relative ai mancati pagamenti, per dare tranquillità ai ragazzi. In questo senso lo scossone lo dai risolvendo queste problematiche, non togliendo l’allenatore”.
Salerno resta fiducioso circa le chance salvezza della sua ex squadra. “Vado via sapendo di lasciare un gruppo sano e vivo, adesso l’organico falcidiato da infortuni e squalifiche sta tornando al completo e potrà esibirsi su un terreno degno di tal nome: sono sicuro che la Palmese potrà tirarsi fuori da questa situazione”.
Resta il rapporto saldo tra mister Salerno e Palmi. “La città mi ha voluto bene. Ringrazio il gruppo ed in particolare i senatori Cordiano, Corsale, Piemontese, Fabio e Saturno che sono rimasti per me, ringrazio lo staff tecnico per il grande lavoro svolto, la parte di dirigenza che mi è stata vicina e l’intera tifoseria”.
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