PRIMA CATEGORIA, 26^ giornata
Pro Pellaro-Val Gallico 4-3
Francesco Arcidiaco (allenatore Pro Pellaro): “La partita si è riaperta con quel gol proprio negli ultimi minuti, ma se dopo il quarto fossimo stati più cinici e concreti, ne avremmo potuti tranquillamente fare altri e di certo non si sarebbe riaperto nulla. Abbiamo preso gol su palle inattive, situazioni che nel calcio ci possono stare; abbiamo curato molto la fase difensiva in questi mesi, cercando di imparare come limitare il gioco delle squadre avversarie, ma sui calci piazzati si sa che possono nascere situazioni sempre diverse. Arrivati a questo punto del campionato, quello che conta sono i tre punti a prescindere da tutto il resto, l’ho detto anche ai ragazzi; ieri qualche risultato ci è andato bene, quindi la vittoria di oggi ci consente di blindare il terzo posto, continuando ancora a credere di poter migliorare il nostro piazzamento, sfruttando anche un calendario sulla carta favorevole. Mi ero già complimentato con la squadra dopo la vittoria di mercoledì, che ha sancito la nostra partecipazione ai playoff; un miglior piazzamento è quello che vogliamo raggiungere anche se non sarà semplice. Rispetteremo tutte le nostre avversarie, giocando al massimo sempre e comunque; continueremo a migliorarci come abbiamo sempre fatto. Da quando sono arrivato, la squadra ha mantenuto sempre gli stessi ritmi; quasi tutte le partite le abbiamo vinte, pareggiandone due e perdendo solo una volta. Riuscire a mantenere alta la tensione e il ritmo non è sempre facile, e può capitare che sul 4-1 si tiri un po’ il fiato; da allenatore sostengo che certe cose non dovrebbero accadere, ma quando giochi tre partite in una settimana può succedere. Ho il piacere di allenare dei ragazzi che vogliono sempre migliorarsi e confrontarsi, ci mettono grande impegno; rivolgo un applauso anche alla società che ha fatto tanti sacrifici per allestire un grande organico come questo. Mi sento fortunato per aver trovato una squadra pronta e con tanta voglia di crescere. Sono contento per Emanuele Ficara, meritava di tornare a segnare; per un attaccante, quando il gol non arriva per tanto tempo, subentra quasi una sorta di ‘ansia da prestazione’ che può essere fastidiosa. Emanuele ad ogni partita aveva tre o quattro palle-gol, alcune delle quali abbastanza clamorose; sbagliare certe occasioni può portare l’attaccante a sentire una maggiore pressione psicologica. Ho un reparto avanzato fortissimo, sia chi va in campo che chi sta in panchina, possiedono tutti grandi qualità e tanta personalità ; basti pensare che il capocannoniere è un ragazzo del ’97 per intuire quale forza caratteriale abbiano tutti quanti.”
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