Davide contro Golia. San Giuseppe e Siderno, si sfidano per la prima volta al Lo Presti di Gallico. Due realtà diverse a confronto, due allenatori che rappresentano un assoluto valore aggiunto per le loro squadre: Totò Barillà e Pippo La Face, due vincenti dal carattere diverso che continuano a portare risultati importanti. La “sfiida nella sfida”, è anche quella tra i bomber di esperienza e qualità : da una parte Roberto Nicolazzo, dall’altra Ciccio Marino, per un altro confronto tutto da gustare.
Il San Giuseppe ha una storia calcistica recente, scritta da un manipolo di giovani dirigenti che in pochi anni hanno raggiunto traguardi impensabili: tanta umiltà e lavoro sotto traccia, in mezzo a mille difficoltà , come quella di non avere a disposizione una propria struttura. Il trio dirigenziale Gattuso- Germanò-Siclari, con tanto spirito di appartenenza, è riuscito a creare qualcosa di importante anche sotto l’aspetto sociale. Dopo aver sfiorato i playoff la scorsa stagione, quest’anno il cammino non è stato affatto facile, ma alla fine, nella corsa alla salvezza, tutte le scelte si sono rivelate azzeccate, con particolare riferimento a quelle riguardanti il mercato di riparazione.
Come dicevamo prima, avere un bomber come Nicolazzo si è rivelato di importanza vitale: da quando è tornato a vestire la maglia arancioverde, l’attaccante (5 reti nelle ultime 3 gare) è stato spesso decisivo. Tra gli elementi che hanno spinto il San Giuseppe fuori dalle zone calde, spiccano anche Nello Savino (il suo gol ha regalato i tre punti nel derby con l’Aurora, sabato scorso), Pasquale Fornello, Marra ed Alvaro.
Nel prossimo turno, la compagine sangiuseppese è chiamata ad un’altra impresa. Il Siderno, società storica e blasonata, punterà solo ed esclusivamente alla vittoria, per continuare l’esaltante duello col Locri alla caccia dell’Eccellenza. Al Lo Presti sono attesi parecchi tifosi jonici, i 22 punti di differenza tra le due squadre fanno pendere l’ago della bilancia dalla parte ospite, anche se questo San Giuseppe è riuscito già altre volte a sovvertire il pronostico e nella gara di andata, giocata al Raciti, fu piegato dai biancazzurri solo nei minuti finali.
Giuseppe Calabrò
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