Gallico- La doppia trasferta nel reggino dà sostanza e linfa al lanciatissimo Castrovillari, che dopo aver sbancato il Longhi Bovetto di Croce Valanidi si ripete a distanza di una settimana al Lo Presti di Gallico. Continua la lunghissima striscia positiva dei rossoneri: 10 risultati utili consecutivi, 24 punti conquistati su 30 disponibili e secondo posto solitario, a due sole lunghezze dalla capolista Scalea. La “cura Franco Viola” continua a dare i suoi frutti, il tecnico reggino si conferma assoluto valore aggiunto per la categoria.
MOLTA TECNICA, POCO PESO- Ad onor del vero, va comunque detto che il Gallico Catona non meritava la sconfitta. Gli uomini di Salvatore Ripepi non hanno nulla da rimproverasi per l’impegno, lo spirito di abnegazione e la brillantezza nella elaborazione della manovra offensiva. Il tallone d’Achille del Comprensorio semmai, va ricercato anche quest’anno nella mancanza di una punta di peso in grado di finalizzare con puntialità quanto creato dalla squadra. Manca il tipico “stoccatore” insomma, e questo è un peccato, considerando che sia la difesa che la mediana sono di primissima fascia.
LUPACCHIO, LAMPO DECISIVO- Gli ospiti hanno avuto il merito di colpire dopo soli 9 minuti di gara. Leta imbecca Musacco che a sua volta trova l’assist per Lupacchio, con quest’ultimo lesto e cinico nell’eludere l’uscita di Pratticò. Colpito a freddo, il Gallico Catona reagisce. La sveglia viene suonata da Pellegrino, ma ul suo tiro dalla distanza, al 17′, trova la parata di un sicuro Panuccio. Un minuto dopo, Leo Gatto si esibisce nella sua specialità , ovvero il calcio di punizione: esecuzione di livello, con sfera che sibila di pochi centimetri lontano dal palo. Il Comprensorio prova a guadagnare metri e ad alzare i ritmi, con Leo Gatto che prende per mano il cuore della manovra e Marco Cormaci che svaria su tutto il fronte offensivo. Fraseggi piacevolissimi sullo stretto, ma la supremazia risulta sterile e Panuccio si deve limitare al lavoro di ordinaria amministrazione.
BUNKER IMPENETRABILE- Nella ripresa, la musica non cambia. Il forcing locale sbatte ripetutamente contro il bunker difensivo di un Castrovillari che praticamente si difende con tutti gli uomini a sua disposizione. Il duo Monorchio-Pellegrino si danna l’anima,ma risulta troppo decentrato e lontano dalla porta silana. Troppo tardivo, l’ingresso in campo di De Maio. A contrassegnare il finale di gara è un grande nervosismo, come testimonia l’espulsione di Oliveri. I minuti scorrono inesorabili, il Castrovillari continua a non concedere varchi ed alla fine esulta per una vittoria pesantissima.
Giuseppe Calabrò
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