Come riportato nel precedente aggiornamento, la decisione del signor Fanara di Cosenza di non far giocare l’attesissimo incontro tra Bagnarese e Locri non ha trovato per nulla d’accordo nè la società di casa nè quella ospite. Il disappunto della Bagnarese, è espresso dal Presidente Cesare Tripodi. “Credetemi, ancora non riusciamo a capire perchè questa partita non si sia giocata- commenta Tripodi ai microfoni di Rnp-, dal momento che c’erano tutte, e sottolineo tutte, le condizioni affinchè le due squadre scendessero in campo e si affrontassero regolarmente. In tanti anni di calcio, è la prima volta che mi trovo a commentare un episodio del genere, senza aver ancora capito cosa sia successo…“.
Il massimo dirigente, visibilmente contrariato, prova comunque a ricostruire l’accaduto. “Fin dal suo arrivo- prosegue- il direttore di gara è rimasto vestito, chiedendoci per prima cosa di rifare le linee del campo, a suo dire non a norma. Abbiamo ovviamente provveduto ad esaudire la sua richiesta, ma nonostante ciò, veniva comunicato ai capitani delle squadre che non c’erano le condizioni per garantire l’incolumità ai 22 in campo. Ripeto e sottolineo, non comprendo la natura di una decisione che definisco assurda. Le condizioni meteo erano tutt’altro che proibitive, a meno che non mi si voglia far credere che qualche goccia d’acqua possa costituire pericolo per lo svolgimento di una gara. L’ultima gara interna l’abbiamo giocata su un campo pesantissimo, ed in quel caso eravamo veramente sul filo dell’impraticabilità : eppure, non cè stato alcun rinvio…“.
L’amarezza di Tripodi, si estende anche alla tifoseria ospite. “Da Locri erano venute tantissime persone, che hanno giustamente rumoreggiato appena saputo del rinvio. E’ stato creato un danno sia a loro che a noi, visto che abbiamo dovuto restituire tutto l’incasso. Quanto deciso dal signor Fanara- conclude- ci lascia allibiti, abbiamo già protestato ufficialmente presso chi di dovere“.
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