Il 2016 dell’ASD Reggio parte nel migliore dei modi: successo e sorpasso sull’Aversa Normanna, alle spalle anche il Due Torri e due punti guadagnati sul Siracusa fermato in casa dal Marsala. Gara iniziata in salita, ospiti avanti con Esposito e poi ribaltati dal rigore di Oggiano e dal guizzo di Maesano. L’Aversa chiude in 9, espulsi Felleca e Porcaro. Domenica, con la Sarnese, gara cruciale per gli amaranto adesso in zona playoff.
LA GARA – Un terreno di gioco finalmente degno di tal nome ed il Granillo chiamato a sostenere una squadra vestita a strisce bianconere: 6 gennaio 2016, si fatica a credere di esser a Reggio Calabria. La squadra dello Stretto esibisce la divisa-omaggio al 102esimo compleanno del calcio reggino, il manto che i tifosi avevano lasciato in una poltiglia di terra e fango nella precedente esibizione si presenta erboso, frutto del lavoro dell’azienda che si è occupata di restituirgli dignità nel corso delle Festività .
Le sorprese sono tante e la squadra fa proprio lo smarrimento degli spettatori, l’avvio è assai lacunoso. Le novità sono diverse anche nell’undici scelto da Cozza, i suoi faticano a trovare le giuste distanze e specie sulla corsia mancina sbandano vistosamente, sovrastati dalla catena opposta di un’Aversa schierata tatticamente a specchio con il 4-3-3.
L’ASD Reggio Calabria esce dai primi 15′ frastornata e in svantaggio, la supremazia ospite si traduce nel gol di Esposito. Ciocia, terzino destro campano, scarta Carrozza e arriva sul fondo, il suo cross trova impreparata la coppia centrale (oggi formata da De Bode e Corso) che si lascia sorprendere dal taglio della punta esterna aversana, libera di depositare in rete di testa dal limite dell’area piccola. Operazione rimonta ulteriormente complicata dall’ormai celeberrima assenza di un centravanti di ruolo (Tiboni ancora fuori) e dalla concomitante presenza in panchina di Zampaglione, rallentato dall’influenza. Cozza schiera Oggiano e De Marco a supporto di Foderaro, insolito numero 9, ma la squadra fatica ad appoggiarsi su di lui e mastica un calcio lento, facilmente assimilato dall’avversario.
Il pari sembra poter arrivare solo sugli sviluppi di una palla inattiva, e così è. Punizione calciata da Foderaro, solare trattenuta in area sul solito De Bode: rigore ineccepibile. Oggiano dal dischetto spiazza il portiere e festeggia la sua prima rete al Granillo con una capriola sotto la Sud. Il pari, tuttavia, non spegne l’Aversa che continua ad esser una lama sul fianco sinistro della squadra di Cozza. Un imperfetto aggancio di Carrozza lancia Felleca verso la porta: la conclusione è violentissima, Ventrella è superlativo a spingere la sfera sulla traversa e salvare il risultato.
Urgono provvedimenti per arginare la ferita, è da poco passata la metà della prima frazione quando Cozza richiama l’esterno d’attacco De Marco per far spazio a Bramucci, maggiormente propenso al lavoro di copertura, supportando così Carrozza in chiara difficoltà . Da lì a poco, tuttavia, la gara cambia spartito: Felleca, fin lì il migliore in campo, si macchia di un intervento scomposto su Corso che gli vale un sacrosanto “rosso” diretto che costringerà l’Aversa ad un secondo tempo in apnea.
Cozza prova ad approfittare subito e fin dall’avvio della ripresa schiera Zampaglione al centro dell’attacco, sostituendo un impalpabile Forgione. L’idea è chiara: a testa bassa a caccia di un successo vitale. Ed è esattamente questo il modo in cui attacca l’ASD Reggio Calabria, in modo scomposto, disordinato, ma denso di voglia di raggiungere l’obiettivo. La furia agonistica, tuttavia, coinvolge anche il reggino Porcaro, capitano dell’Aversa, che dopo un paio di giri d’orologio arriva vistosamente in ritardo su Bramucci costringendo il direttore di gara a sventolare il secondo cartellino rosso della gara.
Doppia superiorità numerica, la vittoria per gli amaranto da necessità diventa obbligo. Il Granillo spinge, l’Aversa si arrocca, l’ASD Reggio converge verso l’area avversaria con regolarità ma la manovra resta tutt’altro che fluida. Calcio piazzato per il pari, calcio piazzato per il vantaggio: angolo dalla destra, svetta Corso ma è super Lombardo, il più lesto sulla sua respinta è Maesano che spinge la palla oltre la linea e fa esplodere i cuori amaranto.
Quindici minuti al 90′ ed un risultato da proteggere ad ogni costo. C’è l’esordio di Castaldi che prende il posto di Carrozza in difesa, l’Aversa in 9 non può che affidarsi alle ripartenze, arginate con il contributo di un Roselli monumentale. Nessun rischio, la gara arriva al 90′ con l’unico sussulto di una grande parata di Lombardo su Foderaro. Ciò che conta è il risultato: l’ASD Reggio inizia il 2016 nel migliore dei modi.
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