La forma sferica del pallone gli consente di rotolare in qualunque direzione, se libero di farlo; proprio per questo motivo la sfera è il solido più ‘politicamente corretto’, scelto nel mondo del calcio come giudice imparziale delle sorti di miliardi di persone, che ogni giorno si appassionano nel seguirlo con lo sguardo, con le gambe, con le mani. Il pallone può decidere il futuro di intere nazioni, generare gioie immense oppure, talvolta, causare immani disgrazie. Non c’è niente di più volubile di un pallone, soprattutto quello da calcio, che a volte decide di trasformarsi, metaforicamente, nel sasso scagliato dalla fionda di Davide, in grado di abbattere il gigante Golia. Accade qualche volta, ed ogni volta è un risultato “CLAMOROSO!”
Nell’ultima giornata giocata in serie D è toccato alla Vigor Lamezia trasformarsi nel ‘Davide‘ di turno contro il ‘Golia’ Siracusa. Sulla carta era un risultato già scritto, con la capolista a fare un gita di piacere in casa biancoverde, con il solo disturbo di dover correre per novanta minuti prima di tornare a casa con i tre punti. Niente di più sbagliato: l’orgoglio sempre messo in campo dalla Vigor fin dall’inizio della stagione, quando in campo andava un manipolo di ragazzini, ha consentito prima di trovare il vantaggio con Malerba dopo un quarto d’ora, poi di difendere con i denti l’esiguo margine fino al triplice fischio, tra lo sgomento dei tifosi aretusei e l’altrettanta inattesa gioia dei sostenitori lametini. Vigor che torna così ad accendere le proprie speranze di risalita, ora che la squadra è una vera squadra, con i pezzi del mosaico che lentamente sono finiti ognuno al proprio posto. A inizio stagione, colpita dalla vicenda Dirty Soccer e retrocessa in D, la giovanissima compagine biancoverde subiva sconfitte a raffica; un film già visto e rivisto troppe volte nelle ultime stagioni nel girone I di serie D, con squadre iscritte per il rotto della cuffia che a novembre, sobbarcate di debiti, smantellavano la squadra, mandando in campo per il resto della stagione ragazzini, se non addirittura i tifosi, pur di evitare la radiazione, falsando il regolare svolgimento del campionato. Sembrava appunto che anche la Vigor seguisse questo schema, con una retrocessione annunciata; invece la voglia di lottare, vincere e salvarsi sta prevalendo su qualunque problema extracalcistico abbia colpito il glorioso club calabrese negli ultimi mesi. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ora arriva il bello per i biancoverdi: un girone di ritorno di rincorsa per recuperare quei (pochi) punti che separano la Vigor dal terzultimo posto che vale i playout.
Giornata cruciale quella vissuta invece in Promozione. Il calendario ha messo di fronte, in questo weekend, le prime sei della classifica in sfide incrociate che avrebbero potuto nuovamente compattare il gruppo, ma che invece ha sancito la fuga di Siderno e Locri, capaci di battere il Caulonia per 1-0 (il portiere D’Agostino ha raggiunto i 1.022′ di imbattibilità ) e il Bocale per 2-0 (Giovinazzo quattro gol in due partite con la maglia amaranto); terza la Deliese, bloccata però sullo 0-0 dal Soriano e ormai fuori dalla corsa per il titolo di Campione d’Inverno. La domanda sorge automatica a questo punto: è stata forse domenica 13 dicembre 2015 la giornata spartiacque della stagione? Se così fosse, le due cugine-rivali che guidano la classifica separate da un solo punto, si sarebbero involate in una corsa a due, in cui a prevalere non sarà chi vince di più ma chi sbaglia meno. Il mercato però non è ancora finito, le inseguitrici non staranno di certo a guardare e i divari, seppur ampi al momento, possono essere recuperati, a patto che le prime due perdano più punti del previsto strada facendo. Deliese, Caulonia, Bocale e Soriano ci sperano e faranno di tutto per rimanere in scia e rosicchiare, all’occorrenza, qualche punticino. Dire che i giochi siano già chiusi, quando mancano ancora 16 partite, potrebbe essere un azzardo. In fondo, il pallone è una sfera, non favorisce nessuno di sua iniziativa e lascia aperto ogni spiraglio finché l’aritmetica lo consente.
Abbiamo la Geometria e abbiamo l’Aritmetica: il Calcio è a tutti gli effetti il ramo inesatto della Matematica…
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