GALLICO – Bastano 13 minuti nella ripresa al San Giuseppe che in rimonta riesce a conquistare tre punti fondamentali per la salvezza piegando una Bagnarese stranamente involuta nella seconda frazione di gioco durante la quale ha subito i locali capaci di alzare i ritmi dopo un primo tempo soporifero.
La Bagnarese si getta via: giostra con fare risoluto e chiude i primi 45′ sul doppio vantaggio con i guizzi del veterano Rachid (31′) su assist di Gianni Musumeci e il raddoppio alla scadere della prima frazione con l’esterno Di Maio su lancio millimetrico e in diagonale del bravissimo Emanuele Spanti, quest’oggi in cabina di regia a centrocampo. Il migliore dei suoi il ragazzo originario di Concessa, nonostante la sfortuna lo abbia visto protagonista di un palo al 18′ e al 69′ anche di una traversa.
Un San Giuseppe – che ha fatto debuttare i neo arrivati l’attaccante Roberto Nicolazzo (il suo è un ritorno), lo stesso Giuliano Marra (ex Reggiomediterranea ), che deve essere meno egoista, i difensori Cuzzola e Alampi – quasi rassegnato durante il primo tempo trascorso senza sussulti. Non sembrano esserci problemi per la blasonata Bagnarese del presidente onorario Ramondino ma…. i primi 13 minuti della ripresa sono fatali e nefasti. Tre gol al passivo ed il sorpasso del San Giuseppe è consumato.
In soli due minuti un “ringhiante” Nello Savino realizza al 54′ di prepotenza e replica in fotocopia due minuti più tardi con la complicità della statica difesa ospite. Gli ospiti sono in evidente imbarazzo, frastornati dalla rapidità dell’ evoluzione della gara. Giandomenico Condello fa l’assist per Pasquale Fornello che si incunea in area e batte in uscita l’incolpevole Oliveri. E’ la rete del “ sorpasso” che durerà sino al 95 seppure con più di qualche brivido. C’è la traversa colpita dome detto da Spanti, e gli ultimi minuti giocati dal San Giuseppe in 9 per l’infortunio di Bruno arrivato a sostituzioni esaurite e per il rosso diretto guadagnato da Giandomenico Condello.
Vince il San Giuseppe che respira, la Bagnarese non riesce a dare continuità ai risultati e non riesce ad agganciare le posizioni che contano della graduatoria.
Giuseppe Calabrò
Commenti