“Abbiamo vinto una partita importante, però adesso dobbiamo pensare al futuro, un futuro che ci impone di rafforzare questa squadra. Tutti insieme dobbiamo ambire a costruire qualcosa di importante, lo meritano sia la tifoseria che la città . Mi piacerebbe lavorare serenamente secondo i miei criteri, le mie idee“. La frase in questione, pronunciata da Gabriele Martino al termine di Reggio Calabria-Palmese e già riportata più volte all’interno della nostra testata, oggi come non mai rappresenta uno dei temi principali dell’imminente percorso che attende gli amaranto. Un percorso contrassegnato dal raggiungimento di vette inimmaginabili fino ad un mese fa, ma che allo stesso tempo rimane irto di ostacoli.
Lì dove si aprono le porte dei sogni e si dovrà sgomitare per abbandonare “l’inferno” del calcio dilettantistico, ci sono squadre che possono anche permettersi un calo, una flessione, qualche passo falso. Il Reggio Calabria no. Il Reggio Calabria, se davvero vuole centrare una rimonta che avrebbe dell’epico, così come abbiamo detto qualche giorno addietro deve spingere e correre davvero veloce, mantenendo il passo delle ultime sei giornate. Una rincorsa possibile, che tuttavia presenta un margine di errore ridottissimo.
Quando nulla sembrava andare per il verso giusto, i proclami secondo i quali si poteva chiudere il girone di andata nelle prime quattro posizioni, trovandosi a non più di cinque/sei punti dalla vetta, assomigliavano tantissimo ad una velleità , una fiammella della speranza pronta a spegnersi da un momento all’altro, definitivamente. Ed invece, nonostante la pausa odierna imposta dal calendario faccia storcere il naso e soprattutto perdere ulteriore terreno, la “promessa” è vicinissima all’essere mantenuta, e di questo bisogna continuare a dare atto a tutti i diretti protagonisti, perché svegliarsi da un incubo che sembrava interminabile non era certo il più semplice dei compiti.
Adesso, la seconda parte della “sfida”, una sfida delicata da affrontare con entusiasmo e convinzione. Martedì 1 dicembre riapre il calciomercato dedicato ai club dilettantistici, in riva allo Stretto si attendono novità che a conti fatti avranno un peso specifico enorme sul destino di questa tribolata stagione. Tra rumors, ipotesi e strategie, i primi nomi che stanno circolando inducono all’ottimismo e testimoniano ancora una volta la precisa volontà del club di far si che Reggio Calabria si riappropri del proprio blasone. Da Picci a Piemontese, da Foderaro a Gallon, passando per Sirignano (quest’ultimo, in caso di fumata bianca, regolamento alla mano arriverebbe a gennaio, in quanto militante in un campionato professionistico). I nomi attuali nella lista del direttore generale, portano ad una sola direzione: non si sta operando su questa finestra di mercato tanto per fare numero o limare i dettagli, ma bensì per dare una spinta forte, per lanciare un messaggio inequivocabile sia al proprio ambiente che alle dirette concorrenti.
Per non confondere i nostri lettori, chiariamo subito che non sta scritto da nessuna parte che saranno i calciatori sopracitati a rafforzare la compagine dello Stretto (giusto per intenderci, l’arrivo di Piemontese escluderebbe quello di Picci, o viceversa…), così come ci teniamo a ribadire che sarebbe una follia aspettarsi esborsi “sanguinosi” da una società che continua a muovere i suoi primi passi e che di difficoltà ne ha dovute affrontare parecchie. A queste ultime considerazioni, aggiungiamo che bisognerà lavorare molto anche in uscita, per ridurre un organico che ad oggi presenta 27 calciatori. Ad infondere ulteriore ottimismo, è il fatto stesso  che i suddetti nomi facciano parte dell’elenco individuato per continuare a risalire la china. Trattare elementi corrispondenti ad un target di primo livello, certifica ulteriormente la bontà di un progetto e la concretezza di ambizioni mai finite nel dimenticatoio.
Oggi assisteremo da spettatori interessati alla 16esima giornata del girone I, sperando in qualche battuta a vuoto delle battistrada. Da domani si riparte, tra campo e mercato la rincorsa entra nel vivo…
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