 La linea editoriale scelta a partire da ieri da Reggionelpallone.it, in merito a partite che nel calcio dilettantistico saranno decise non dalle gesta degli attori principali, ma bensì dalle decisioni del Giudice Sportivo, merita un ulteriore approfondimento all’interno di questo spazio che ormai da qualche settimana accompagna quotidianamente i nostri lettori.
Ma facciamo un piccolo passo indietro, riportando nel dettaglio, anche qui, quanto deciso questo pomeriggio. “Fino ad oggi, quando nessun rappresentante della nostra testata era presente sui campi, accettavamo i commenti dei club che attraverso le nostre pagine fornivano le loro rispettive versioni dei fatti. Prendiamo atto che tale metodo non si è rivelato costruttivo e così, da oggi in avanti, ci atterremo esclusivamente ai comunicati del giudice sportivo. Non ospiteremo più le posizioni delle società coinvolte poichè, spesso, la contrapposizione verbale a mezzo stampa invece che esser utile alla disamina ha contribuito ad inasprire il clima.  I nostri microfoni, le nostre pagine, saranno garantite a chiunque vorrà commentare la gara, dal punto di vista tecnico e non oltre. Tutto ciò che, insomma, davvero conta e anima il movimento, i tifosi, questo sport, il nostro stesso lavoro“.
La ‘goccia che ha fatto traboccare il vaso’ nasce dalla dura polemica a distanza tra Bovese e Rhegium, in merito alla gara sospesa domenica 15 novembre e relativa al campionato di Seconda Categoria, ma ad onor del vero era già da un po’ di tempo che stavamo pensando di intraprendere tale percorso. Il dare spazio ad entrambe le società coinvolte in casi di questo genere, così come già detto, purtroppo non è servita né a stemperare gli animi né a contribuire a fare alcun passo in avanti. Ovviamente, e questo ci preme sottolinearlo ancora una volta, non ci stiamo riferendo solo ai club interessati, la nostra è una riflessione che abbraccia un po’ tutto il movimento dilettantistico. Un movimento che seguiamo ormai da 6 anni, sette giorni su sette, cercando di dare quanta più visibilità possibile, in base alle nostre possibilità . Lo abbiamo sempre fatto, e sempre lo faremo, con grande professionalità  e sacrificio, senza mai parteggiare per nessuno. Lo abbiamo fatto, e sempre lo faremo, cercando di infondere un clima di serenità ed incoraggiando i comportamenti positivi. Prova concreta di quanto appena detto, è il premio istituito nell’estate del 2013, quando fu donato (a spese nostre, sia chiaro…) un defibrillatore alla società , in quel caso il Real Santo Stefano, che aveva ottenuto il miglior punteggio nella coppa disciplina.
Troppo spesso, ma questa è una cultura tipica del calcio italiano, chi si presenta ai nostri microfoni di fronte ad una sconfitta dà la colpa all’arbitro, alla sfortuna, all’ambiente ostile. Poche, pochissime volte, si parla di demeriti propri o di meriti degli avversari. E’ vero, gli arbitri a certi livelli devono crescere e migliorare, così come è vero che in alcuni casi il clima di certe gare finisce per ‘surriscaldarsi troppo’ . Le problematiche ci sono, vanno affrontate, discusse e risolte.
Ma di fronte a tutto questo, il nostro intento è quello di sempre: dare una mano. Ecco perché da oggi proveremo a tutelare non solo gli arbitri, chiedendo espressamente che vengano giudicati solo per un eventuale errore tecnico o per una conduzione inadeguata, ma anche gli stessi dirigenti, i quali rimangono gli artefici principali del variegato universo dilettantistico, ma parlando a ‘caldo’ a volte possono farsi sfuggire qualche parola di troppo, mettendo benzina sul fuoco.
Sia chiaro, nessuno vuole mettere la testa sotto la sabbia o lavarsi le mani di fronte alle cose che non vanno. Quando ci saranno ‘casi limite’, sperando ovviamente che ciò non avvenga, siamo a disposizione affinché vengano messi in risalto, purché documentati da prove inequivocabili. Ma da ieri, come annunciato in precedenza, soprattutto nei post-partita si parlerà solo ed esclusivamente di calcio o di aspetti tecnici.
Combattete per la vostra squadra, per i vostri colori, ma alla fine stringetevi la mano. Scrivete pagine da raccontare, e fatecele scrivere. Fateci parlare solo di calcio. Fateci parlare solo dello sport che tanto amate e che tanto amiamo…
* Per la prima volta, un editoriale di Reggionelpallone non porta la firma del singolo giornalista, ma di tutta la Redazione. Non si tratta di un caso, ma bensì della precisa volontà di far si che questo messaggio sia quanto mai condiviso e partecipato…
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