Hai messo dentro un regista alla De Rossi, un ex capitano della nazionale modello “Il Principe” Beppe Giannini accanto ad una torre paragonabile a Pasquale Bruno o meglio, a Riccardo Ferri(più o meno). Hai inserito il Domenico Morfeo della palla a spicchi e due americani con tanti skills: un’ala destra brasiliana ed un centrale di difesa che sa anche attaccare.
I giovani? Bravi e di belle speranze. Il tecnico? Sereno, determinato, bravo ed arrivato da un importante conferma e conseguente allungamento del contratto fino al 2018. Cosa manca? L’amalgama come direbbe il compianto Massimino Presidente del Catania che fu.
La palla è sempre quella arancione a spicchi, il risultato è negativo ed è il terzo di fila per una Bermè che non sa più vincere. Dopo le dichiarazioni “fortissime” e dai miliardi di visualizzazioni del Presidente Branca la riscossa in diretta Tv c’è stata: gara complicata in casa di Siena scenario di Scudetti e serate di Eurolega. I tempi sono cambiati ma sono ancora le tifoserie a vincere: i toscani con uno scenario super e la Massimo Rappoccio, curva che non fa più notizia ma dovrebbe ricevere esclusivamente il premio “Pubblico di sempre”(insieme alla Fossa dei Leoni delle Effe di Bologna).
La Viola gioca una gara spettacolare “sul pezzo” con un Rullo da urlo ed un Lupusor efficace alla grande in soli 13 minuti. Negli ultimi due minuti, però, accade l’impensabile: cambi flash in casa nero-arancio. Brackins commette antisportivo e sbaglia una scelta offensiva. Siena si scatena e vince anche la gara dello showtime a suon di belle schiacciate: alley-hoop e dunk “da paura” sull’asse tutto americano Roberts-Bryant.
Mentre Kobe, stella dei Lakers sta cercando di percepire la sua ripartenza in Nba, più problematica del previsto(un po’ come la Viola, compagine che lo ha visto muovere i primi passi al minibasket seguendo il papà Joe) l’altro Bryant, Darryl detto “Truck si esalta con giocate da urlo. L’emesi subita dai toscani nella settimana che ha preceduto il match(modello Scafati nella sfida di Reggio) non complica la vita alla banda di Coach Ramagli che sorpassa in classifica i nero-arancio a suon di schiacciate.
Mentre gli sportivi nero-arancio rimpiangono le giocate degli ex, da Rush a Ferrara, Deloach e Casini(decisivo al suo esordio con canestro allo scadere nel derby contro Imola) a Ravenna(Tutti in Top Ten) c’è chi rimpiange un “metronomo” alla Marco Rossi, ragioniere del parquet che dava sicurezza a tutto l’ambiente. Ormai è tardi per parlarne: la squadra è super ma va assemblata come si deve.
Non serve un mediano di spinta o un metronomo, abbiamo l’ala destra e quella sinistra, l’insieme di nomi e figurine deve diventare gruppo: un collettivo che non molla mai nei momenti belli ed in quelli brutti. Il frame di Bryant che schiaccia nell’ultima azione tra le statuine nero-arancio deve far riflettere:serve una bella sveglia.
Nelle prossime ore dovrebbero arrivare i correttivi e le eventuali epurazioni (possibile firma di Tony Dobbins, americano con passaporto italiano visto a Trapani e Livorno).
Giovanni Mafrici (Reggio a Canestro-Tutti Figli di Pianca e Campanaro-ReggioTv)
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