Di Gianpiero Versace – “L’emergenza non è ancora finita”. L’ondata di maltempo che ha colpito la provincia reggina ha lasciato il segno, tornare alla normalità non può esser esercizio semplice, tantomeno rapido. E’ stato il Prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino in una dichiarazione rilasciata all’ANSA a render di dominio pubblico su scala nazionale il disagio che, chi vive a queste latitudini, conosce bene per esperienza diretta.
Non sta certo a noi, semplici cronisti sportivi, svolgere una disamina sull’accaduto, sulle cause e le conseguenze, se a questi eventi sia stato dato il giusto risalto sui media. Quanto emerge con chiarezza oltre all’ormai nota e dolorosa fragilità di una terra vessata da anni di malaffare è ciò che da giornalisti del territorio abbiamo il dovere e l’orgoglio di rimarcare: l’umile, silenziosa, concreta operosità con la quale la cittadinanza sta supportando il lavoro di Esercito, Forze dell’Ordine ed operai per andare oltre. Superata la fase della conta dei danni, si è già voltata pagina per ricostruire.
Nello scorso weekend calcistico l’attività nella provincia è stata sommersa dal nubifragio, abbattutosi con la maggiore incidenza proprio nelle ore in cui erano previsti gli incontri settimanali: rinviate o sospese la stragrande maggioranza delle gare, non solo per l’impraticabilità dei terreni da gioco ma anche perchè, fin da subito, è stato chiaro come ciò che stava accadendo andasse oltre il violento acquazzone ed avrebbe comportato conseguenze serie per il territorio. Così è stato.
Meno di una settimana dopo, anche attraverso il calcio, la Calabria e la Provincia di Reggio prova a ripartire.
Sappiamo bene, ovviamente, che i problemi persistono e sono di ben altra natura, portata e urgenza rispetto all’avvenuto rinvio di una gara di Eccellenza o Promozione. Conosciamo altrettanto bene, tuttavia, il ruolo che può avere lo sport, ed il calcio in particolare, nelle dinamiche sociali, come valvola di sfogo e contemporaneamente riscatto. Siamo perfettamente a conoscenza, inoltre, dell’attenzione che molte realtà sportive all’interno della nostra provincia esercitano rispetto al centro che rappresentano, l’affetto con il quale sono seguite, il valore che viene attribuito al loro percorso calcistico.
E’ un segnale minimo, potrà apparire misero, ma è bello pensare che da domani il ritorno in campo di tante squadre, della fascia jonica in particolare, per più di qualcuno possa costituire un primo, semplice messaggio di riavvicinamento alla normalità . E’ questa la nostra speranza. Mille difetti contraddistinguono questa terra, altrettanti pregi la caratterizzano; uno di questi è indubbiamente la capacità , storicamente dimostrata, di far di necessità virtù e andare oltre. Sempre.
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