Non sarà stata la partita migliore della sua carriera, non avrà giocato per come avrebbe voluto, ma una cosa è certa: il gol, peraltro decisivo, vale da solo il prezzo del biglietto. Carmelo Dimaio, da un paio di anni a questa parte, è la vera stella della Bagnarese. Piedi magici, destro o sinistro non fa differenza: se la palla passa da lui ci si può aspettare la qualunque. E’ un suo guizzo a far pendere l’ago della bilancia in favore dei padroni di casa, i quali, a dire il vero, sono stati ben controllati dalla retroguardia della Villese, in sofferenza solo su calci da fermo.
Un po’ di delusione per la scarsa affluenza di pubblico: poco meno di 150 unità per il derby della Costa Viola e sia il match in sé che la giornata di sole ne meritavano molti di più. Fa tris la formazione biancazzurra: nove i punti totalizzati nei primi tre incontri casalinghi,dieci totali in graduatoria. Preoccupa un po’ la prestazione, non all’altezza di una squadra che lotta per i piani alti, ma, di sicuro, il terreno di gioco non offre le giuste condizioni per poter esprimere un buon calcio.
Parte forte l’undici di mister Squillace, che dopo soli sei minuti fanno correre il primo brivido lungo la schiena di Anishchenko. Lob di Catalano per la testa di Rachid, spizzicata per Dimaio che entra in area di rigore, ma colpisce l’esterno della rete, dando l’illusione ottica del gol. Continua il pressing dei locali, premiati al minuto 12, quando Tavilla pesca il jolly dai 20 metri con un grande destro a giro sul quale, a dire il vero, l’estremo difensore ospite avrebbe potuto fare qualcosa in più (da rivedere il piazzamento di Anishcenko al momento del tiro verso lo specchio neroverde). Segna l’ex tanto atteso, ma non esulta in segno di rispetto verso quella che è stata la sua maglia. Passano otto minuti, ma sembra di rivivere la stessa azione che ha portato al gol locale. Giovanni Musumeci coglie al limite dell’area una palla sporca e piazza la sfera sul palo più lontano, con il tiro che, questa volta, non gode della stessa fortuna del vantaggio di Tavilla. Nel migliore momento di Iannì e compagni, trova il pari la Villese: lavora di fisico Catanzaro, che sposta il granitico Catalano e batte a rete, beffando un Olivieri forse un po’ in ritardo nel distendersi.
Ristabilita la parità, i neroverdi crescono, ma al 31’ rischiano grosso: punizione defilata sulla sinistra, sul punto di battuta Dimaio che prende la mira e calcia, ma un provvidenziale intervento di Ielo evita guai peggiori. Ancora protagonista l’asse Rachid-Dimaio poco più tardi: sponda del “panterone” per il numero 7 che chiude troppo l’angolazione del tiro, palla che si perde sul fondo. L’ultimo sussulto della prima frazione di gioco è di marca villese: piazzato da posizione siderale di D’Agostino, palla centrale che Olivieri respinge con affanno, consegnandola praticamente a Bellè, ma è superlativo l’intervento del pipelet biancazzurro sul tape-in quasi a colpo sicuro del centrocampista ex GallicoCatona. Un po’ di nervosismo nel finale di primo tempo per i padroni di casa.
Ripresa che si apre con una duplice occasione per la Bagnarese: cross dall’out di sinistra, colpo di testa di Dimaio, Ielo salva sulla linea e Iannì in acrobazia da metri zero manda fuori. La formazione di Cotronei tiene botta e al 19’ si riaffaccia dalle parti di Olivieri. Ancora una punizione di D’Agostino, questa volta dai 35 metri costringe Olivieri agli straordinari.
Il momento chiave al minuto 23. Palla geniale per Dimaio, stop a seguire, elude l’intervento di Lisi e batte Anishchenko con una freddezza disarmante. E’ il sorpasso dei padroni di casa che addormentano il gioco e rischiano praticamente mai. Nel finale, inoltre, Anishchenko nega a De Maio la gioia del gol, neutralizzando il penalty.
Il fortino regge, la Bagnarese fa festa. E se dovessero arrivare i primi risultati anche in trasferta, questa squadra ha tutto per poter ambire ai primi posti. Male nel punteggio, resta una prestazione che di sicuro avrebbe meritato migliore fortuna: la Villese si dimostra viva, ma quanto bisognerà attendere per la prima vittoria?
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