Terza affermazione consecutiva per un’Aurora spumeggiante, capace di schiantare la Rosarnese ( costretta a chiamarsi ancora Rizziconi per problemi relativi alla tempistica del cambio di denominazione ) oltre quanto dica il risultato finale. Ai locali, di fatti, può essere mosso soltanto un rimprovero, ovvero non aver archiviato anzitempo la pratica, a fronte di diverse ghiotte opportunità , fallite anche per la bravura del portiere ospite Sgrò, il migliore tra i suoi assieme a Macrì, un classe 99 di grande prospettiva.
TIRO AL BERSAGLIO- Il monologo di marca bianco-azzurra ha inizio immediatamente. Gran fraseggio orchestrato dal trio Postorino-Gattuso-Marino lungo la fascia sinistra, col numero nove impreciso nella esecuzione finale: sfera centrale e pronta respinta di Sgrò. Subito dopo ancora protagonista il centravanti reggino, imbeccato anche questa volta in posizione favorevole: la conclusione si spegne a lato, ma il pubblico locale comincia a capire che i propri beniamini sono in giornata di grazia. La sagra degli errori clamorosi viene proseguita al 12′ da Tonino Postorino, abile nel triangolo stretto col compagno di reparto Cangeri, ma impreciso al momento di battere comodamente a rete, con palla che si spegne alla sinistra dell’estremo difensore. Al 19′ ci prova nuovamente Marino, ma anche in questo caso manca la precisione.
LA SBLOCCA MARINO- Al 31′, il meritato vantaggio dell’Aurora. Marino riceve un altro pallone invitante, ma stavolta aggiusta la mira e supera freddamente il portiere Sgrò, vanificandone la disperata uscita. Al 42′ si ripete il duello Marino-Sgrò, con quest’ultimo davvero bravo a chiudere lo specchio della porta all’attaccante avversario. Il portiere rosarnese si supera poco prima del rientro negli spogliatoi, togliendo di fatto da sotto l’incrocio, alla sua destra,  il perfetto piazzato di Livio Vazzana.
La ripresa prosegue esattamente sulla falsariga di quanto visto in precedenza. I locali premono continuamente, la porta ospite diventa un tiro al bersaglio. Postorino, servito lungo l’out destro, indirizza verso l’angolo più lontano, trovando ancora una volta la risposta prodigiosa di Sgrò, salvato nel prosieguo della stessa azione, dal montante, allorquando lo stesso Postorino sfodera una semirovesciata degna di miglior fortuna, ma capace comunque di scatenare gli applausi dei tifosi. Che per Postorino non sia proprio una giornata fortunata lo si capisce all’ora di gioco: dribbling ubriacanti e tiro a botta sicura dopo perfetto taglio di Vazzana, ma la sfera termina alta di un niente.
SGRO’ E’ UNO SPETTACOLO, MA CI PENSA NICOLO’… La sfida, a dispetto del suo inesorabile leitmotiv, continua a restare in bilico, e laddove non ci arriva il portiere avversario, sono gli stessi giocatori di casa a complicarsi la vita. Al  17′ Pangallo sguscia di forza lungo la fascia destra, smistando al centro un invitante pallone che attende solo d’essere spinto in fondo alla rete, ma Creaco e Cormaci si ostacolano tra loro per arpionare la sfera, che finisce col perdersi sul fondo. Al 30′ Postorino sembra finalmente chiudere i conti con la sfortuna, ma il suo tiro da due passi trova un’altra risposta splendida di Sgrò. Al 32′, il numero 10 reggino decide di vestire i panni dell’uomo assist, e serve al nuovo entrato Centofanti un pallone che chiede soltanto di essere spinto in fondo al sacco: niente da fare, Sgrò tira dal cilindro un altro intervento di classe ed istinto, contribuendo a far si che il pallone picchi sulla traversa prima di diventare preda dei suoi compagni di reparto. Sui titoli di coda, il gol che chiude ogni discorso. Nicolò si fa trovare pronto nell’ infilare l’angolo sinistro in beata solitudine, stavolta il bravissimo Sgrò non può nulla (manco a dirlo, l’assist è firmato da un onnipresente Postorino).
I biancazzurri festeggiano un altro successo, ed al di là della ‘tiratina d’orecchie’ per non aver chiuso con abbondante anticipo una partita dominata in lungo ed in largo, meritano fino in fondo gli applausi convinti riservatigli dal pubblico accorso al Longhi Bovetto.
Pasquale Imbalzano
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