Una storia solo temporaneamente sospesa, pronta a ripartire con più slancio ed energia che mai. Daniel Leone non ha mai mollato e, adesso, con la forza d’animo che lo contraddistingue da sempre ed il talento del quale è dotato è deciso a riannodare i fili del suo percorso. Un anno fa il grave problema di salute che attirò l’attenzione nazionale, non solo in ambito sportivo. La sospensione dell’attività agonistica ed un male che Daniel ha combattuto con coraggio, sostenuto dall’affetto della sua famiglia e dalla solidarietà di una città , Reggio Calabria, che gli si è stretta intorno. “Voglio dire grazie a tutta questa gente, Reggio è stata eccezionale con me. Sempre, ogni giorno, ogni gesto ed ogni singola parola mi hanno fatto sentire protetto, parte di un insieme. Devo tanto a questa città per tutto ciò che ha fatto per me, per tutto ciò che mi ha dimostrato e che – credetemi – non dimenticherò mai”.
Alla prova difficile posta dal destino è seguita la gioia della nascita della prima figlia di Daniel, lo scorso luglio. Un’emozione enorme, un evento lieto che ha segnato non solo formalmente la linea di demarcazione con il periodo duro vissuto. “Ed ho la fortuna di avere una compagna eccezionale, una donna fantastica accanto, non posso chiedere di più”.
Oggi i propositi di Leone vanno oltre, consapevole che il percorso sarà ancora lungo e faticoso ma deciso a riscrivere nuove pagine della sua vita ricche di quelle soddisfazioni che un ragazzo delle sue qualità merita. “Qualche squadra in Lega Pro si è già fatta viva con il mio agente, vedremo nei prossimi mesi. Intanto ho ricevuto l’ok medico per la ripresa agonistica”, racconta mentre ha già iniziato a lavorare per ritrovare la forma e si allena già da qualche giorno.
“Scendo in campo quotidianamente al centro dell’Armando Segato e voglio ringraziare il responsabile Barillà per l’opportunità che mi ha offerto e il preparatore dei portieri, mister Liuzzo (ex Reggina Calcio) grande professionista che si è messo immediatamente a disposizione seguendomi in questo nuovo percorso. A lui devo tanto, è come un padre per me ed io per lui un figlio. Mi spiace soltanto non aver avuto l’opportunità di allenarmi con l’ASD Reggio Calabria come avevo chiesto”. Un iter burocratico ancora incompleto non permette al momento a Daniel Leone di poter esser effettuare attività con la massima espressione calcistica cittadina, una piccola amarezza in un contesto di ritrovata speranza che Daniel è deciso a cavalcare. “Voglio riprendermi tutto. Un leone – di nome e di fatto – non si arrende mai, tornerò a ruggire”. Una promessa, un augurio che tutta la comunità reggina non può che condividere nella speranza che un giorno – magari vicino – Daniel possa tornare al professionismo, con la maglia amaranto addosso.
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