breaking news

IL TUO NOME, IL NOSTRO ORGOGLIO…GRAZIE BRUNO!!

IL TUO NOME, IL NOSTRO ORGOGLIO…GRAZIE BRUNO!!
Editoriali
22/09/2015 21:54 | A cura di Ferdinando Ielasi
Bruno Cirillo dice addio al calcio giocato: l'omaggio di Reggionepallone ad un'autentica bandiera...

 Diciannove marzo 2000. Stadio Olimpico di Roma. C’è un ragazzo di 22 anni, che si è appena involato a tu per tu con Antonioli, lui che attaccante non è. Quel ragazzo corre come un treno, va di corsa, provano a prenderlo ma non ce la fanno. Sta volando verso la gloria. Quel ragazzo calcia, ed insieme a 10.000 tifosi della Reggina guarda il pallone infilarsi in rete. Roma 0 Reggina 2, cirillonon stiamo giocando una partita, stiamo abbracciando la storia. Quel ragazzo urla di gioia. Quel ragazzo piange, sembra non capire più nulla per la felicità. Si butta per terra, con le mani nei capelli, ed addirittura all’inizio sbaglia anche tifosi a cui indirizzarsi, venendo sommerso da una pioggia di oggetti. La sua espressione è quella di chi sta pensando “Non ci credo! Ma sta succedendo davvero?”. Ed insieme a lui, lo pensa una città intera. Si Bruno, è tutto vero. Hai segnato ancora, come qualche mese addietro, quando con una staffilata degna del bomber più astuto, facesti gonfiare la rete del Piacenza, mentre uno stadio Granillo stracolmo veniva giù, festeggiando la prima vittoria in serie A. Tu ed i tuoi compagni, avete appena conquistato uno degli stadi più famosi del mondo. La storia è già passata, è fuori moda. Ora inizia la leggenda.

Dopo quel giorno, ti abbiamo visto davanti alle Tv, mentre ti mettevano al collo una medaglia d’oro. Sorridi Bruno, e noi sorridiamo insieme a te. Sei campione d’Europa. Ma è anche il momento dei saluti, è il momento di spiccare il volo: quel ragazzino diventato calciatore al Sant’Agata, cresce veramente in fretta, ed il volo continua. Arriva una cessione record, Bruno è dell’Inter. Orgoglio ed un velo di tristezza, ma è solo un arrivederci.

cirillo4La via di casa non si scorda mai, Bruno ritorna. Prima nell’estate del 2002, poi nel gennaio del 2008. In mezzo, altre esperienze e grandi soddisfazioni: la Grecia, la Spagna, le Coppe Europee, un gol in rovesciata con l’Aek che se lo avesse fatto Messi lo staremmo ancora guardando in Tv giorno e notte. Bruno ritorna, perché gli amori puliti e sinceri, forgiati dal fuoco dei valori e del senso di appartenenza, in fondo in fondo non finiscono mai. Quando riabbraccia i suoi colori nel 2008, forse a Reggio qualcosa sta già cambiando, quel rapporto viscerale tra la Reggina e la sua città sembra un po’ annacquato, tra errori societari ed un po’ di “assuefazione da serie A”. Cambiano le sfumature, cambiano i volti, ma il suo spirito no. L’anima di Bruno è quella di sempre, è quella dei combattenti, è quella dei calciatori che vorresti venissero clonati, perché sono prima di tutto uomini. Eh già, perché adesso Bruno è un uomo maturo, anche se il suo urlo ed i suoi sentimenti rimangono quelli dello “Scugnizzo” arrivato in riva allo Stretto negli anni ’90. Autentico, pulito e sincero, in un calcio già corroso, rovinato dal dio denaro. Urla ancora di gioia di Bruno, quando di fronte ad un Granillo pieno come ai tempi d’oro, festeggia contro l’Empoli una salvezza in serie A che ad un certo punto sembrava utopia. Ma le storie d’amore, se davvero sono tali conoscono anche i momenti bui. Quando è il momento di salutarsi nuovamente infatti, i colori amaranto stavolta la serie A l’hanno persa. “Penso che un sogno così non ritorni mai più“, recitava una canzone di Modugno entrata di diritto nelle note dell’eternità. Grazie lo stesso Bruno, è stato bellissimo.

cirilloparlaallasquadra Reggina-Messina playoutAspettate signori, aspettate ancora un attimo. La favola che vi stiamo raccontando non è ancora finita. Manca un capitolo. Non sappiamo se è il più bello, di sicuro è il più intenso. Si, Bruno è tornato ancora nella sua Reggio. Solo un matto poteva farlo, perché nel frattempo la Reggina è la pallida ombra di ciò che è stata. E’ sull’orlo del precipizio, è ad un passo dalla fine, è ultima in classifica non in serie A, ma in Lega Pro. Si, Bruno è matto, ma non ci stiamo riferendo al suo status mentale. E’ matto d’amore verso quella maglia che lo ha cresciuto. Ed i veri uomini, quelli con gli attributi, quelli che ai paroloni hanno sempre preferito i fatti, non dimenticano. I veri uomini danno una mano quando tutto sembra perduto. Bruno torna, ancora una volta, per l’ennesima volta. Ed è il solito tifoso in campo, che sgomita e combatte contro tutto e tutti. Contro le cattiverie di chi si è permesso di dargli del “calciatore finito”, contro le difficoltà. Contro gli stipendi che non ci sono ed una serie D che sembra certa. Si prende i fischi e la rabbia della gente con coraggio e dignità, ci mette la faccia e l’anima non tanto quando arrivano le poche vittorie, ma anche e soprattutto quando la gente è inferocita. Lo vedi sotto la Curva, nella contestazione post-derby a Cosenza. Lo vedi sotto la Curva, quando la Reggina ha appena segnato a Salerno, a dire ai suoi tifosi “Noi siamo qua, lottiamo con voi”. Bruno è lo stesso dell’Olimpico di Roma, ma stavolta non ha nessuno a fargli da chioccia. Stavolta, insieme ad altri compagni (tra cui l’inseparabile Emanuele Belardi, altro “figlio di Reggio), il leader è lui. Si, è lui la guida, è lui…IL CAPITANO.

Messina-Reggina playout esultanza Saffioti CirilloMessina, 30 maggio 2015. Guardalo il capitano, guardalo negli occhi e capirai cosa significa amare. Ha fatto una prestazione mostruosa, ha annientato qualsiasi calciatore che gli sia passato davanti con la maglia giallorossa. Sono passati 15 anni da Roma-Reggina, ma questo per i lottatori è un trascurabile dettaglio, anche perchè ogni secondo è colorato d’amaranto. Bruno è lì, è sempre lì, è sempre accanto alla sua gente. Che ora non fischia più, ora canta e salta, come se al San Filippo avesse trovato, insieme a lui, una macchina del tempo. La Reggina è salva, ha battuto i rivali di sempre. E Bruno ha chiuso la carriera, anche se ancora non lo sapeva nessuno, con una fascia al braccio e la sua maglia stretta all’anima. E’ vero, quella vittoria non servirà ad evitare il precipizio dei dilettanti, ma ha comunque scritto un finale splendido. Perché quella vittoria non la cancella nessuno, e quello che è successo dopo non appartiene al calcio, al nostro calcio.

22 settembre 2015. Bruno ha deciso che può bastare. A 38 anni e con 21 campionati professionistici alle spalle, è il momento di chiudere col calcio giocato. Figurati se poteva mancare un pensiero per la sua Reggina…Figurati se ai nostri occhi la cosa poteva passare inosservata…

Signori, adesso potete alzarvi. Fatelo per applaudire a scena aperta, con gli occhi che luccicano. Fatelo con emozione, con nostalgia. Fatelo per rendere omaggio ad un grande della storia amaranto. Perché oggi non ha smesso un calciatore qualsiasi, oggi ha smesso BRUNO CIRILLO.

GRAZIE BRUNO, GRAZIE INFINITE. E dal momento che tu stesso hai detto di voler rimanere nel mondo del calcio, speriamo un giorno di poterti dire ancora  “bentornato a casa”….

 

 

Ferdinando Ielasi
Giornalista pubblicista, Direttore Responsabile di Rnp. Già collaboratore di Calabria Ora, da settembre 2014 conduce Tutti figli di Pianca su Radio Touring 104.

Ultime News

Gioese-LFA Reggio Calabria, il commento: terza vittoria consecutiva per gli amaranto
Reggina

Gioese-LFA Reggio Calabria, il commento: terza vittoria consecutiva per gli amaranto

15/10/2023 | A cura di Redazione ReggioNelPallone.it
Terzo successo consecutivo in campionato della LFA Reggio Calabria dopo quelli contro Portici e Licata. Gli uomini di Trocini battono 0-2 in trasferta la Gioiese grazie alle reti di Marras e Cham nella ripresa. PRIMO TEMPO Al...
LFA Reggio Calabria, ufficiale Velcea: sarà il terzo portiere
Reggina

LFA Reggio Calabria, ufficiale Velcea: sarà il terzo portiere

12/10/2023 | A cura di Redazione ReggioNelPallone.it
Volto nuovo in casa LFA Reggio Calabria: il classe 2004 Valentin Velcea ha firmato un contratto annuale con gli amaranto e va a rinforzare il reparto dei portieri, dopo gli arrivi a settembre di Martinez e Fecit. Di seguito, il...
Prima vittoria stagionale per la LFA Reggio Calabria: il commento del match contro il Portici
Eccellenza

Prima vittoria stagionale per la LFA Reggio Calabria: il commento del match contro il Portici

04/10/2023 | A cura di Redazione ReggioNelPallone.it
Termina 0-1 il match tra Portici e LFA Reggio Calabria. Vittoria di misura per la formazione amaranto che sbanca lo stadio “San Ciro” e conquista il primo successo stagionale grazie alla rete realizzata nel finale di...
Pedullà a RNP: “Trocini allenatore esperto. La rivelazione potrebbe essere Provazza!”
Reggina

Pedullà a RNP: “Trocini allenatore esperto. La rivelazione potrebbe essere Provazza!”

26/09/2023 | A cura di Redazione ReggioNelPallone.it
Il calcio è da sempre lo sport più seguito in Italia e quando si parla di giornalismo sportivo e di calciomercato un nome che senza ombra di dubbio non ha bisogno di presentazioni è quello di Alfredo Pedullà. Intervistato ai...
LFA Reggio Calabria, il commento: pareggio a reti bianche all’esordio per gli amaranto
Reggina

LFA Reggio Calabria, il commento: pareggio a reti bianche all’esordio per gli amaranto

24/09/2023 | A cura di Redazione ReggioNelPallone.it
Termina 0-0 il match tra LFA Reggio Calabria e San Luca. Dopo le vicissitudini che si sono susseguite nel corso di quest’estate a Reggio Calabria si torna a parlare di calcio, con la nuova società che ha esordito in serie D...