Un nuovo condottiero suona la carica: questa volta non si tratta dei soliti attori protagonisti, abituati a prendere la scena e gli applausi, ma di un regista che da dietro le quinte scrive la storia per la sua squadra. Sceglie i personaggi, assegna loro una parte; la performance, però, è necessariamente legata ai piedi e soprattutto alla testa dei calciatori. Sono loro ad indirizzare l’incontro nell’uno o nell’altro senso. E se l’esito non dovesse essere quello sperato, lui è lì, pronto a metterci la faccia. Duro il mestiere dell’allenatore, ma tutto è più semplice se c’è passione e competenza.
Sandro Cotronei è un volto noto a chi, da un paio di anni, si è affacciato al panorama del settore giovanile calabrese. Accuratezza tattica e interessanti trame offensive abbinate ad una diligente copertura degli spazi del rettangolo verde: squadra propositiva, ma accorta. La promozione in prima squadra non è un caso: il tecnico ha lavorato duro, ha lasciato parlare il campo ed alla fine ha ottenuto ciò che voleva. Alle spalle un titolo regionale di Allievi ed una storica qualificazione alle finali di Chianciano svanita proprio quando il sogno sembrava prendere forma. Ad aprire la stagione per i neroverdi la sfida casalinga contro il Caulonia, un’importante banco di prova, ma che non dovrà necessariamente dirla lunga sul ruolo di questa squadra. Quando è in atto una vera e propria rivoluzione, potrebbe servire del tempo prima che i risultati arrivino: mai disperare però, testa bassa e lavorare. D’altronde, è questo il diktat di Cotronei.
“Siamo un gruppo giovanissimo, basti pensare che il nostro capitano, Giovanni D’Agostino, è classe ’91 – esordisce il tecnico della Villese – Cercheremo di valorizzare al meglio il nostro vivaio e di raggiungere quanto prima la salvezza. Non è semplice, i nostri ragazzi potrebbero pagare lo scotto dell’inesperienza, ma siamo pronti anche a questo. Credo nel loro entusiasmo, nel fuoco che brucia dentro di loro: hanno voglia di mettersi in luce e tutte le carte in regola per poter venire fuori. I rapporti, poi, nel calcio fanno la loro parte. Come è nostra consuetudine ci dimostreremo cordiali ed ospitali nei confronti di chi verrà a giocare la propria gara nel nostro stadio: il calcio ed in un discorso più ampio lo sport plasma i ragazzi secondo un’etica che non sempre è da tutti condivisa. Nel nostro piccolo promuoveremo quelli che sono i valori che dovrebbero stare alla base del football, sperando di non predicare nel deserto”.
Alla domanda se a questa squadra occorre necessariamente un’attaccante, così ribatte Cotronei: “Stiamo cercando di ovviare a questo deficit (l’assenza di un ariete d’area di rigore, ndr) prediligendo un gioco che possa magari mandare in porta una seconda punta o perché no un centrocampista. Abbiamo avvicinato qualche nome che non ha però manifestato l’intenzione di sposare il nostro progetto”.
Filippo Mazzù
Collaboratore di ReggioNelPallone.it
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