Ci siamo. Dentro o fuori. I giochi sono fatti. Potremmo abusare ancora di luoghi comuni per rappresentare una realtà ormai nota: la Reggina è arrivata al punto di non ritorno, martedì alle 19 dovrà esser risolta l’intera situazione debitoria ed allegata una fideiussione alla domanda d’iscrizione. In caso contrario sarà fallimento.
Fin dall’istante successivo all’epica incornata vincente di Balistreri al San Filippo il tema iscrizione ha rubato il proscenio. Smaltita la legittima euforia per un risultato sportivo storico (che resterà tale qualunque sia l’epilogo societario, con buona pace degli amici d’oltrestretto e non) l’attenzione dell’ambiente amaranto è virata inevitabilmente sulle note difficoltà finanziarie che stanno mettendo a serio rischio la sopravvivenza del club. Le tappe di questo faticoso percorso sono note. C’è stata la trattativa con il gruppo australiano (interrotta e non sepolta, lo ribadiamo ancora una volta) che sembrava poter dare respiro immediato. Così non è stato, per il momento, e con le scadenze federali che restano improrogabili ed incombenti è dovuta intervenire l’audacia e l’appartenenza di Mimmo Praticò alla guida di un’operazione-salvataggio disperata ma ancora possibile.
Domani, domenica 12 luglio, sarà l’ultimo giorno per studiare le strategie, raccogliere la maggior quantità possibile di energie e – soprattutto – denaro. La fase operativa scatterà lunedì ed avrà una durata di appena 24 ore: le fiches saranno sul tavolo e i bluff saranno finiti. Andranno saldate tutte le pendenze, trovati gli accordi necessari, stipulata la fideiussione. Malgrado la scadenza della Lega sia fissata alle 19 di martedì, gran parte delle operazioni dovrà esser chiusa entro il primo giorno della prossima settimana considerati i tempi tecnici che alcuni passaggi inevitabilmente richiedono.
In città serpeggia un deciso pessimismo e da più parti l’epilogo viene raccontato come scontato, oltre che funesto. Così non è. La Reggina soffre, ma combatte ancora. La via senza ritorno è prossima ma non è ancora stata imboccata, il tempo per evitarla c’è ancora. Anzi, la nostra Redazione ha registrato quest’oggi segnali di fiducia che inducono ad una concreta speranza. Non ci riferiamo, è bene chiarirlo, alla questione del materiale “Legea” arrivato in sede per il prossimo campionato e sull’argomento è necessaria una piccola parentesi a beneficio degli appassionati amaranto che potrebbero fraintendere l’accaduto.
L’invio del materiale tecnico per la prossima stagione da parte del fornitore Legea non è assolutamente un segnale che la Reggina disputerà regolarmente la prossima stagione. In primo luogo perchè, com’è ovvio che sia, Legea è un fornitore esterno e non ha il minimo contatto con la situazione amministrativa del club. Ragion per cui non può esser in grado di ipotizzare il futuro societario. Ma questo è solo un dettaglio marginale, le ragioni stanno nel fatto che l’arrivo del materiale altro non è che una mossa, naturale e legittima, di Legea.
L’accordo stipulato un anno fa tra le parti prevede la fornitura stagionale del materiale tecnico, entro una precisa data, e a fronte di un corrispettivo (a favore della Reggina). Legea ha provveduto a inviare il materiale per non risultare inadempiente rispetto al contratto sottoscritto che, in mancanza della fornitura entro la data già stabilita (10 luglio), prevederebbe una penale economica a carico dell’azienda produttrice del materiale sportivo. Il dado è tratto: Legea ha inviato come da accordi quanto previsto e lo ha fatto nei tempi precedentemente concordati. Qualora la Reggina riuscisse a iscriversi avrebbe il materiale necessario, qualora non ce la facesse nessun curatore fallimentare potrebbe rifarsi con Legea. Nient’altro che questo.
Chiarito questo aspetto e tornando al tema iscrizione, come dicevamo, ReggioNelPallone.it ha oggi registrato alcuni segnali che definire positivi potrebbe indurre ad un ottimismo al momento immotivato, ma certamente incoraggianti. La Reggina sta battendo due piste, quella del presidente Foti con i suoi contatti nel mondo del calcio, e quella del gruppo guidato da Praticò che con il supporto del Presidente della Provincia Raffa sta provando a coagulare operatori economici a supporto della causa. Da entrambe le parti sono stati registrati passi in avanti. Timidi e ancora tutt’altro che decisivi. Sufficienti, però, a dare ancora un senso a questi ultimi giorni di passione. Il giorno decisivo sarà lunedì.
La partita non è ancora lunga, in questo caso la prima parte dell’ennesimo luogo comune viene contraddetta. Ma è ancora tutta da giocare…
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