Con la voce rotta dall’ emozione Achille Giannitti annuncia urbi et orbi di aver consegnato il Roccella nelle mani dell’ Amministrazione Comunale. Nessun ripensamento dunque per il patron amaranto, la cui ventennale gestione è culminata con la salvezza al primo anno nel campionato di serie D.
Una decisione per nulla presa di pancia ma maturata nel tempo quella del vicepresidente e comunicata ai tifosi nel incontro pubblico nella sala grande del municipio. “Mantenere una società di serie D ai livelli dell’ ultimo anno richiede un impegno concreto sette giorni su sette – ha sottolineato Giannitti – e dopo 20 anni credo sia il momento giusto per avviare una nuova fase. Il calcioscommesse? E’ un mondo che non ci appartiene – ha ribadito – è stato un errore consentire di scommettere sulla Serie D”.
Insieme a Giannitti lasciano anche gli storici sponsor rappresentati dagli imprenditori Circosta e Boccucci. Per l’iscrizione di serie D la società può disporre di un tesoretto, ma il rischio è quello di un replay del Caso Orlandina, il club siculo fanalino di cosa del girone I e certo della retrocessione già a febbraio, con una società alla canna del gas e azzoppata dai debiti. Da dove ripartire dunque ? Le proposte emerse a margine dell’ assemblea vanno dal classico azionariato popolare alla ‘pazza idea’ di creare una squadra della Locride per mantenere una rappresentanza ionica in serie D. “Non vendo il titolo – ha specificato più volte patron Giannitti – il mio consiglio agli amministratori è quello di partire un comitato ristretto a tre unità”. La corsa contro il tempo per salvare il Roccella è gia iniziata.
Si parla di 3 o 4 club (tra cui Locri e Isola Capo Rizzuto), ma si farà di tutto per trattenere il titolo. Tra le ultime indiscrezioni, anche quella secondo la quale ci potrebbe essere un aiuto del ds del Crotone Peppe Ursino, nonché un ingresso in società di Walter Melcore (ex presidente della Jonica Roccella di basket femminile negli anni ’90).
Alessandro Impellizzieri
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